Movies without Books: Voldemort, Origins of the Heir

Movies without Books: Voldemort, Origins of the Heir
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Movies without Books.

Cosa significa? è il nome della nuova rubrica (sporadica, perché purtroppo guardo pochi film), in cui vi parlerò di film che non sono tratti da libri. Oggi è il primo appuntamento e comincerò proprio con il film “evento” dell’anno: Voldemort, Origins of the Heir . Ho messo le virgolette perché credo fosse un film veramente atteso solo dai veri (e con tutta la buona fede, pazzi) potterhead.

Voldemort: Origins of the Heir è un film non ufficiale, spin – off della saga di Harry Potter. Il film, cronologicamente parlando, è un prequel dell’intera saga e racconta l’ascesa al potere di Lord Voldemort.

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Voldemort: Origins of the Heir.

Il film, diretto da Gianmaria Pezzato e Stefano Prestia, è un fan-movie con i controfiocchi. Come dicevo sopra, non è stato prodotto dalla Warner Bros, ma da fan. E personalmente, trovo che abbiano fatto davvero un gran lavoro.

Voldemort: Origins of the Heir, racconta la nascita e l’ascesa del Signore Oscuro durante la fase di creazione degli Horcrux. Il perfido mago oscuro Grindelwald è appena stato sconfitto, ma il mondo magico non può godersi nemmeno un momento di pace, perché un’altra minaccia si profila all’orizzonte.

Personalmente, avevo deciso di non guardare il trailer poiché non volevo nessuno spoiler su questo film. Il risultato è stato che il titolo, “Origini dell’erede”, mi aveva inconsciamente portato ad immaginarmi una narrazione in prima persona da parte dello stesso Tom. Pensavo che la storia avrebbe raccontato i suoi studi ad Hogwarts, la sua crescita, la scoperta degli Horcrux e poi la loro creazione. Invece, sono rimasta piacevolmente sorpresa da quello che ho visto.

L’ascesa al potere di Voldemort viene raccontata da un punto di vista esterno, probabilmente dall’unica persona che ha sempre visto in lui non solo il più potente mago di tutti i tempi, ma anche un ragazzo a cui voler bene: Grisha McLaggen.

Grisha si ritrova in Russia, catturata e interrogata dal Generale Makarov dopo aver tentato di rubare delle prove da un magazzino sovietico. Durante l’interrogatorio, assistiamo a tutti i titoli della ragazza: diplomata ad Hogwarts nel 1950, auror di seconda classe, Ordine di Morgana, ma irrintracciabile da un paio di anni. Perché?, si chiede Makarov. Forse per un’indagine personale? Su chi…o cosa?

Gli eredi.

E qui cominciamo con le cose che mi sono piaciute di questo film: gli eredi.

Non vorrei dire delle scemenze, perché sono veramente tanti anni che non rileggo la saga di Harry Potter; ma se non ricordo male, nei libri non si parla mai della discendenza dei fondatori, se non, appunto, quella diretta di Tom con Salazar Serpeverde.

Nel film, invece, vengono mostrati anche Grisha McLaggen, erede diretta di Godric Grifondoro, Wiglaf Sigurdsson, erede di Cosetta (o Tosca, o Corinna) Corvonero e Lazarus Smith discendente di Tosca Tassorosso. I quattro hanno giurato, in quanto diretti discendenti dei fondatori di Hogwarts, di proteggere il mondo dal male.

Vengono presentati quasi come degli amici…be’, almeno tre di loro. Ovviamente Tom è sempre stato superiore a tutti. Ma la foto con i quattro ragazzi e alcuni frammenti dei ricordi di Grisha, hanno riacceso in me quel pensiero secondo cui anche Tom poteva essere salvato.

Quello che voglio dire è che in tutti i miei anni da appassionata di Harry Potter, ho sempre pensato che Voldemort potesse essere salvato dall’oscurità. Ho sempre creduto che nel suo passato ci fosse stato un momento in cui qualcosa dentro di lui si è rotto, e è stato proprio questo che poi ha portato alla nascita di Lord Voldemort.

Siete forse gli unici maghi, escluso i Serpeverde, a cui mi degno di rivolgere la parola.

Quindi per me Lazarus, Grisha e Wiglaf erano un po’ come l’ultima speranza per Tom.

Details.

Altra cosa per cui ho amato questo film? I dettagli.

Chi lo ha visto, avrà ovviamente notato la lunghezza del film. Purtroppo, si tratta di una trasposizione molto breve, di circa una cinquantina di minuti. In così poco tempo non era facile far rientrare una storia grande come quella della nascita di Lord Voldemort. Per questo motivo ne è stata data una visione generale., incentrata per lo più su un particolare momento dell’ascesa di Colui Che Non Deve Essere Nominato: la creazione degli Horcrux.

Palesemente o meno, vengono proposti oggetti e personaggi ben noti ai fan di Harry Potter. La storia di Tom, che ha tentato invano di diventare insegnante di Difesa contro le Arti Oscure subito dopo il diploma, il suo lavoro da Magie Sinister, e l’omicidio di Hepzibah Smith, alla quale sottrae il medaglione di Serpeverde e la coppa di Tassorosso.

Un dettaglio che mi ha particolarmente colpito: l’anello di Marvolo (o Orvoloson) Gaunt. Anello ottenuto nel 1944, durante il sesto anno ad Hogwarts, dopo l’omicidio da parte di Tom di quello che rimaneva della sua famiglia. Lo si vede solo per un attimo, durante una riunione dei quattro amici nella Stanza delle Necessità, ma è stato sufficiente a farmi brillare gli occhi!

Un film assolutamente da vedere.

Chi non lo ha ancora fatto, corra ad aprire YouTube. Non potete davvero perdervi questo bellissimo spaccato sulla vita di Tom Riddle.

Personalmente, qualunque cosa che abbia a che fare con il mondo di Harry Potter è assolutamente da vedere; però credo che il fatto che questo film sia un fan-movie lo renda ancor più speciale!

Fatemi sapere che cosa ne pensate, e per chi ha già visto il film…

Finale a sorpresa.

—SPOILER— NON LEGGETE SE NON AVETE VISTO IL FILM!!!!

Se non avete visto il film fermatevi.

Non continuate la lettura.

Contiene spoiler.

Bene, se dunque siete arrivati fin qui, è evidente che avete visto il film. Cosa ve ne pare? Io l’ho davvero adorato, soprattutto nel finale. Forse voi penserete che io sia una grande ingenua e…sì, avete ragione. Insomma, ditemi che gli asini volano e io alzo gli occhi al cielo, ma nonostante questo, il finale di Voldemort: Origins of the Heir mi ha veramente sorpreso.

Cosa mi aspettavo mentre la barra rossa di You Tube si avvicinava inesorabilmente verso la fine? Ve lo dico subito!

Makarov consegna il diario a Grisha. Lei corre a cercare Tom-Voldemort e lo trova. Ingaggiano un duello all’ultimo sangue durante il quale lei tenta di convincerlo a riconvertirsi alla Luce, magari dicendo qualcosa del tipo: “ma io ti ho sempre amato!”. Lui ride in maniera malefica e Avada Kedavra! Fine. Addio. Saluti e baci, e ci rivediamo a Godric’s Hollow il 31 Ottobre 1981.

E INVECE NO!

Invece Grisha non è Grisha, ma il Signore Oscuro ha solo utilizzato un potentissimo incantesimo di Trasfigurazione per oltrepassare le difese sovietiche.

E quindi, viene da chiedersi dopo questa scoperta, la vera Grisha che fine ha fatto? Eh… pace all’anima sua, direbbe mia nonna. Non viene detto chiaramente, ma la scena finale del film ci mostra il ritrovamento del diario da parte dei sovietici:

Di chiunque fossero questi resti, oramai ha poca importanza. Probabilmente un sacrificio umano per chissà quale oscuro rituale… era una donna comunque.

Un’ultima cosa. So perfettamente che Igor Karkaroff era bulgaro ma…diciamo che il ragazzino che appare nel finale del film, di nome Igor, mi ha fatto venire dei dubbi. Magari, da giovane, Karkaroff ha lavorato per i servizi russi? Who knows!

Bacissimi Potterhead,
Vostra fedele Tassorosso, G.

 

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2 Comments

    • BooksRoom

      Vaiiii <3 dura poco (purtroppo!) ma è molto bello!

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