The Royals: Paper Heir – Erin Watt – Sperling & Kupfer

The Royals: Paper Heir – Erin Watt – Sperling & Kupfer
Reading Time: 4 minutes

La grande attesa!

Ho aspettato Paper Heir con un’ansia allucinante. Easton, che nella prima trilogia fa da contorno alle vicende di Ella e Reed, era il personaggio che più mi affascinava. Per questo motivo non vedevo l’ora che uscisse il libro a lui dedicato. 

E adesso che l’ho letto? Continuo ad amare Easton perché è un personaggio così problematico che la mia Sindrome della Crocerossina non può non ignorare. Tuttavia due manate vorrei veramente regalargliele!

Paper Heir

Easton Royal ha tutto. Una villa strepitosa, un fondo fiduciario da fare invidia, bell’aspetto e carisma. Sembrerebbe che qualunque cosa voglia, gli basti scrocchiare le dita per ottenerlo su un vassoio d’argento.

Ma dietro la patina lucente del Royal mezzano si nasconde un’oscurità profonda, una continua lotta alla sopravvivenza. Il passato lo ha segnato con cicatrici così profonde che nessuna ragazza o auto di lusso può nascondere. Il suo presente è più incasinato che mai e anche quando sembra andar tutto bene, Easton tenta l’autodistruzione. Gli eccessi non sono mai abbastanza. Deve sempre osare di più.

Tutto lo annoia ed è per questo è che è sempre in cerca di una nuova sfida. Forse è per questo motivo che Hartley Wright entra immediatamente nel suo mirino di caccia. Occhi grandi, naso all’insù, e la totale assenza dell’esibizionismo tipico che contraddistingue le ragazze della Astor Park. Ma soprattutto, Hartley non è interessata a Easton. 

Per la prima volta, il nome Royal non è sufficiente. Riuscirà Easton a conquistarla? E soprattutto, Hartley sarà solo l’ennesima sfida di un ragazzo annoiato, oppure l’incasinato Royal troverà finalmente un po’ di pace?

Come autodistruggersi: manuale completo

Volete rovinarvi la vita? Seguite l’esempio di Easton Royal. 

Lui riesce a raffigurare esattamente quella che è la mia idea di “vita ricca americana”. In confronto tutti gli altri bad guys incontrati fino a ora nelle serie TV possono solo inchinarsi e incoronare il loro re.

Quando mamma aveva trovato la mia scorta e aveva minacciato di mandarmi a disintossicare se non mi rimettevo in riga, le avevo promesso che avrei obbedito e non le avevo chiesto cosa ci avrebbe fatto con le pillole. Le avevo consegnato le boccette perché ero un quindicenne che adorava sua madre così tanto da tagliarsi un braccio, se solo lei gliel’avesse chiesto.
A ogni modo, c’è la possibilità che io l’abbia uccisa. Reed sostiene di no, ma è ovvio, non mi direbbe mai dritto in faccia che l’ho fatto. O meglio, che la mia dipendenza l’ha mandata al Creatore.
C’è da sorprendersi che io sia un casinista autodistruttivo?

C’è da dire che i suoi traumi autolesionisti sono probabilmente da ricercare in questo passato difficile. Oltre al fatto che secondo me Easton è proprio sfortunato. Quando gli dice male, gli dice male, non c’è niente da fare. Magari ha pure delle buone intenzioni, ma finisce sempre per distruggere tutto quello che ha. Soprattutto le cose belle, come con Hartley. Fa un passo avanti e diciotto indietro.

Benissimo. Non riesco a liberarmi della mia ex e continuo a far scappare la ragazza che voglio.
Il mio ultimo anno di liceo non sta andando secondo i piani.
Per nulla.

I Royal

Mentre Easton tenta di autodistruggersi felicemente, la famiglia Royal prosegue le sue avventure. Mi è dispiaciuto molto, in realtà, non saperne di più. E’ vero che la storia di Ella e Reed si è conclusa con un lieto fine sentimentale, però ci sono tutte le vicende con Steave che in Paper Heir sono state tratteggiate solo a grandi linee. 

Steave fa un’apparizione fugace, così, random. Perché? Ok, la storia si concentra su Easton e sulle sue personali vicende, tuttavia avrei avuto piacere a saperne di più. Soprattutto, avrei apprezzato moltissimo più scene di Easton e Ella. Mentre nella prima trilogia sembrano molto uniti e affiatati, adesso appaiono più distanti. 

A parte questo, devo dire che personalmente mi manca da leggere la novella dedicata a Gideon, il maggiore dei Royal. Paper Crown è uscito solo in ebook, per ora, e per una serie di sfortunati eventi mi sono ritrovata con il cartaceo di Paper Heir e non il digitale dedicato a Gideon. Provvedo a metterlo in lista quanto prima, anche perché in Paper Heir la vita di Gideon sotto certi aspetti, rimasti insoluti in Paper Palace, è pienamente sviluppata.

 

Easton e Hartley

L’attesa di Paper Heir non è stata, a mio parere, sufficientemente ricompensata. Ho apprezzato molto il libro per il semplice fatto che amo questo genere di storie. Leggere, scorrevoli, talmente lontane dalla mia realtà che mi sembrano impossibili da realizzarsi. 

La vita dei ricchi ragazzi viziati mi ha sempre affascinata, vedi la mia passione per The O.C. Gossip Girl. Quindi apprezzo tantissimo l’evoluzione di un personaggio come Easton, che da disgraziato cronico, piano piano si trasforma in un vero principe. Quindi ecco, in Paper Heir mi aspettavo questo: un’evoluzione lenta e graduale di Easton. 

Invece mi è sembrato che in trecento e passa pagine East si trovi in un loop completo. Ha buone intenzioni, si impegna, manda a quel paese tutto. Onestamente, spero che dopo il finale apocalittico del romanzo, riesca un attimo a impegnarsi di più. 

E siccome credo che il lupo perda il pelo ma non il vizio, ho davvero tanta paura che Hartley possa essere solo una distrazione. Be’, una distrazione senza ombra di dubbio che può costar cara, sotto diversi aspetti. Tuttavia, se Paper Heir fosse la realtà, se fossi Hartely, non mi fiderei mai mai mai mai mai – elevo all’ennesima potenza – di Easton. Penso che uno come lui potrebbe solo spezzarti il cuore. Ma siccome la serie deve finire bene – deve, se le autrici non vogliono ricevere lamentele costanti per il resto della loro vita – sono sicura che Hartley possa essere l’ultima speranza di salvezza per E.

La Lola dice…

Se vi siete persi le altre recensioni…

INFO GENERALI: Paper Heir

Titolo originale: Paper Heir

Autore: Erin Watt

Tradotto da Elena Paganelli

Editore: http://www.sperling.it/

Prima edizione: Gennaio 2018

/ 5
Grazie per aver votato!

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.