Un imprevisto chiamato amore
Newton Compton
Jordan ha collezionato una serie di esperienze disastrose con gli uomini. Consapevole di avere una sola caratteristica positiva dalla sua ovvero una bellezza appariscente e indiscutibile, è appena arrivata a New York intenzionata a realizzare il suo geniale piano. Il primo vero progetto della sua vita, finora disorganizzata: sposare un medico di successo. Jordan ha studiato la questione in tutte le possibili sfaccettature e, preoccupata per le spese da sostenere a causa della malattia della madre, si è convinta di poter essere la perfetta terza moglie di un ricco primario piuttosto avanti con gli anni. Ma nel piano non aveva certo previsto che, il primo giorno di lavoro nella caffetteria di fronte all'ospedale, sarebbe svenuta ai piedi del dottor Rory Pittman. Ancora specializzando, per niente ricco, molto esigente e tutt'altro che adatto per raggiungere il suo obiettivo...
Proseguo la mia scoperta di quest’incredibile scrittrice e lo faccio andando a ritroso, oggi con “Un imprevisto chiamato amore“.
Anche questo fa parte dei comprati mille secoli fa e in attesa del suo turno. Devo ammettere che, avendo letto gli ultimi romanzi della Premoli ero un po’ restia alla lettura. Come ho già detto nelle recensioni di “Questo amore sarà un disastro” e “Molto amore per nulla“, l’autrice ha maturato molto le sue storie e queste, nella fattispecie, parlano di private equity che per me è peggio del Klingon. Ecco, finalmente con “Un imprevisto chiamato amore” ho ritrovato quella dolcezza unica che mi aveva fatto innamorare dell’autrice con “L’amore è sempre in ritardo”.
Cosa potrebbe accadere se una bellissima arrampicatrice sociale incontrasse un giovane medico dai solidi principi morali?
“Non si tratta di bellezza”, ripeto ancora una volta.
L’espressione di Ronald è piuttosto benevola.
“Peccato. Perché sarebbe stato tutto molto più semplice.”
Il peso in fondo allo stomaco mi dice che potrebbe avere ragione.
Questo è il genere che sto cercando in questo momento della mia vita: leggero, fresco, dolce e frizzante. Ci sono personaggi straconvinti e stracontenti di essere ciò che sono e dei loro obbiettivi, c’è un imprevisto – appunto – e i due sono costretti a scontrarsi e mescolare le loro vite per capire che a volte il binario su cui corriamo con i paraocchi addosso, non è quello giusto.
In genere con le donne che contano è così: hanno il fastidioso potere di farti dubitare di te stesso, quando invece stavi vivendo più che contento, ignorando felicemente certi problemi.
In verità, questo è quello che accade con qualsiasi essere umano che entra nella nostra vita e che “conta” davvero. Noi eravamo lì, belli e beati che vivevamo la nostra vita felicemente o comunque pretendendo di star bene. E poi arriva Quella Persona, quella che più o meno velocemente, con calma o di botto, ci si infila sottopelle e ci stravolge l’esistenza.
“Un imprevisto chiamato amore” è un romanzo davvero delicato, che mostra come spesso i nostri obbiettivi non si avvicinino nemmeno lontanamente alla felicità che il nostro cuore vorrebbe, ci mostra come la nostra testa abbia bisogno di essere resettata, a volte, e rimessa in linea con i nostri desideri.
⭐⭐⭐⭐
È un libro che consiglio a tutti gli amanti delle favole moderne: questo è quel genere di romanzo che alla fine vi farà tirare un sospiro di felicità.
Bacini,
Vostra Jay❤️
