Card Captor Sakura – Clamp

Card Captor Sakura – Clamp
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Quante carte davanti a te, mia dolce Sakura.
Le hai trovate in un libro che ti ha reso magica.
Questo gioco inizia così, ma non finisce qui,
Ogni carta ti porterà a scoprire nuove realtà.
Pesca la tua carta e vai!

Ammettetelo, avete iniziato a canticchiare tutta la sigla della grande Maestra Cristina anche voi. E chi non lo farebbe? Per noi degli anni ’90, “Card Captor Sakura” faceva parte dei nostri pomeriggi dopo la scuola!

Ebbene, qualche tempo fa vado in fumetteria per comprare l’ultimo volume di “We Never Learn” e vedo la copertina con la dolcissima Sakura che ammicca dagli scaffali: preso senza manco guardare. Peccato, perché se avessi letto mi sarei resa conto che quello che avevo preso io era “Card Captor Sakura – Clear Card“, il sequel arrivato tanti anni dopo.

Dopo una serie di peripezie, perché oltre tutto il Dio Amzon non ha tutta la nuova ristampa delle vecchie edizioni disponibili, riesco a comprare tutti i vecchi tonkabon sul Market Place di Facebook: sia lodato lo shopping online!

Al di là della bellezza e della nostalgia nel tenere tra le mani volumi prezzati con le vecchie lire, e al di là della maniacale ossessione occidentale di occidenalizzare tutto ciò che è orientale, per cui mi sono ritrovata con dei volumi da leggere “dal dritto”, devo dire che è stato magnifico entrare nel magico mondo della piccola Sakura.

Senza dubbio, la cosa che mi affascinava da bambina erano gli abiti: ebbene, mi affascinano ancora. Adoro il fatto che in ogni scontro con una nuova carta, Sakura indossi un abito super carino.

Ma al di là delle frivolezze e della trama in sé ho davvero adorato leggere il manga originale per svariate tematiche che (manco a dirlo) nell’anime italiano erano state censurate. Il popolo giapponese come sempre sta un passo avanti ed ecco che allora si parla di omosessualità e amore tra persone con una discreta differenza d’età nel mezzo. Sono tutti temi descritti con la leggerezza di un fumetto per ragazzi, ma gettano le basi per spunti di riflessione importanti.

Su certe cose si sfiora il ridicolo, lo devo ammettere. Tipo Sakura che va in villeggiatura in montagna e mentre passeggia un vecchietto che prende il the in giardino la invita da lei con tanto di “bella bambina vieni qua”. L’ho trovato davvero inquietante. Saranno gli avvertimenti di mia madre quando ero bambina, come “non dare confidenza agli sconosciuti” o “se ti perdi poi ti rubano”, che mi fanno vedere del losco in una scena come questa? Poi il capitolo ha ovviamente un significato finale e la scena risulta fine a se stessa, però ecco… lì per lì uno ci rimane un po’ male.

A parte questo complessivamente mi sono divertita moltissimo a leggere il manga, è stato bellissimo tornare indietro nel tempo e sapere (finalmente) come è andata a finire la storia! (Anche perché, non so voi, ma non mi è mai riuscito a finire di vedere un cartone animato che passava da Italia Uno. Eccetto “Lady Oscar”. E quello non avrei voluto finirlo con il senno di poi.)

⭐⭐⭐⭐⭐
Un must per noi nostalgici!

Adesso sto leggendo “Card Captor Sakura – Clear Card”. Vi terrò aggiornati!
Bacini dalla vostra Jay ❤️

/ 5
Grazie per aver votato!

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