Quotes and Thoughts: Fallen

Quotes and Thoughts: Fallen
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Quotes and Thoughts… n.6

Giovedì, 30 Novembre 2017.

Dunque, sabato scorso vi ho proposto la recensione di Fallene per chi invece aveva già letto il libro ho postato, martedì scorso, l’articolo di Spoiler & Chiacchiere. Adesso, com’è giusto che sia, propongo alcune citazioni o piccoli estratti.😉

Recensione: Torment (SEGUITO di Fallen)

Be’ quindi, cominciamo! 

What’s happened?

Non aveva mai smesso di sentirsi in colpa per quello che era successo a Trevor, ma aveva anche cercato con tutte le forze di non farsi risucchiare dalle ombre, l’unica cosa che per il momento ricordava dell’incidente. Quelle sagome oscure e indefinibili di cui non avrebbe mai parlato con nessuno.

Ecco dunque, quello che vi dicevo martedì scorso. SE l’incendio è stato spontaneo come si intuisce, da cosa è stato causato se non sono stati gli Annunziatori? Probabilmente è una cosa che di per sé, non ha nulla a che vedere con la storia principale, tuttavia io sono una curiosona incredibile e devo sapere tutto!


L’ennesimo primo incontro.

Fu allora che notò un’altra violazione al codice dell’abbigliamento. Una violazione molto attraente.

La prima volta (in questa vita) in cui Luce vede Daniel. Ed è stata, carina. Insomma, alla fine Luce è chiusa in un istituto correzionale insieme ad altri ragazzi che probabilmente hanno veri problemi, e lei riesce comunque a fare dei pensieri normali, da adolescente qualsiasi insomma.

Un’altra cosa divertente è stata che subito dopo averlo visto, Luce ha l’impressione di averlo già visto, ed è divertente cosa pensa di questa sensazione.

No. Era assurdo. Era un impulso folle perfino in una scuola di matti, si disse Luce.


Sensazioni.

Non sapeva perché, ma aveva il fortissimo, del tutto illogico presentimento che Daniel stesse disegnando lei.

Luce ha questa sensazione ed è dolce, perché inconsciamente si ricorda di quanto è accaduto nel prologo del libro. Mi è piaciuto molto questo continuo avere piccoli flashback relativi alle sue vite passate.

Luce sospirò e non poté fare a meno di appoggiarsi con un gomito all’angelo per continuare a guardarlo.
È sempre stato un gran lavoratore.
Luce scosse il capo. Da dove veniva quell’idea? Che cosa voleva dire? Eppure era stata lei a pensarlo. Era il genere di frase che le si formava nella mente appena prima di scivolare nel sonno, un balbettio insensato che non aveva alcun collegamente con niente al di fuori dei suoi sogni. In questo caso però era sveglia, assolutamente sveglia.

 


Amiconi.

<<Sai, io e Roland dicevamo proprio che vi mancava un amico piromane. E lo sanno tutti che ci vuole un buon piromane per mettere a segno un colpo di un certo livello in un correzionale.>>

Come dicevo anche martedì scorso, mi ha divertito il fatto che all’interno della scuola e in veste umana, tutti gli angeli si comportassero da amiconi. Sembrano sinceramente amici. Roland fa parte degli angeli cattivi, tuttavia sembra il migliore amico di Daniel, e persino poco prima della battaglia, stava giocando con Arriane come sempre. Insomma, Roland mi piace. Quindi spero che prossimamente si converta agli angeli buoni!


Le vecchie abitudini non muoiono mai.

Fece scrocchiare le nocche.
Daniel le coprì le mani con le sue. <<Non sopporto quando lo fai.>>
[…] Perché se quella frase si riferiva a lei soltanto, significava che l’aveva già sentita scrocchiare le nocche, e questo era impossibile. La conosceva appena.
E allora perché Luce aveva quella strana sensazione, come se avessero già litigato su quell’argomento in passato?

Questa delle nocche è una cosa che mi è piaciuta veramente tanto. Perché? Per un motivo stupidissimo in realtà: perché lo faccio anche io. Di continuo, e oramai senza rendermene conto. Quindi è stato divertente leggere questo dettaglio di Luce, anche perché non penso di aver mai trovato un personaggio che lo facesse.

Un’altra cosa che scappa detta a Daniel e riguarda il loro passato è questa:

<<Ti lascerò perfino vincere stavolta.>>
Lei rise. <<Stavolta? Perché, ci sono state volte in cui ti ho lasciato vincere io?>>
Daniel fece per annuire, poi si fermò bruscamente.

Checcarini ❤


Cam.

<<Prima che arrivassi tu?>> Cam rise. <<Ricordo a stento la mia triste vita prima che tu ci entrassi.>>

Ecco, se non fosse stato per lo scatto di pazzia finale che Cam ha avuto, quello in cui fa il geloso ossessivo-possessivo, lo avrei apprezzato al 100%. Mi piaceva come personaggio. Intanto perché è sempre stato molto gentile con Luce, anche se magari non ci azzeccava con i regali, e poi boh, forse perché il ragazzo moro e misterioso mi ispirava di più! 😂

Comunque, mi ha fatto piacere e mi ha incuriosito molto quanto accade nell’epilogo. Quindi, spero di rivederlo e spero che combatta ancora per Luce, se la vuole veramente.


Diamo inizio alla sagra delle romanticate.

Avete presente quelle cose sdolcinate, ma così sdolcinate che giusto nei film? Io personalmente le A D O R O nei libri o nei film, nella realtà invece non mi piacciono ahahah. Sono una bestiola un po’ strana. Ma andiamo per ordine, perché Daniel va in crescendo.

La persona di cui mi innamoro ogni volta sei tu.

E fin qui, che dolce.

<<Tu torni ogni diciassette anni.>>
<<Senti…>>
<<Ci incontriamo. Ci incontriamo sempre, in qualche modo. Non importa dove io vada, non importa quanta distanza cerchi di mettere fra noi. Non importa mai. Tu mi trovi sempre. […] E ogni volta che ci incontriamo, tu ti innamori di me…>>
<<Daniel…>>
<<Posso resisterti, o fuggire, o fare del mio meglio per non ricambiarti, ma non fa alcuna differenza. Ti innamori di me, e io di te.>>
<<Ed è così terribile?>>
<<E questo ti uccide.>>

Comincia la scalata per il romanticismo e…

Al primo posto…

Lo sapevi quando ti ho seguita in cima al Corcovado a Rio, quando volevi vedere la statua da vicino.

Lo sapevi quando ti ho portata in braccio per due faticosissime miglia fino al Giordano, dopo che ti sei sentita male fuori Gerusalemme. Te l’avevo detto di non mangiare tutti quei datteri.

Lo sapevi quando eri la mia infermiera in quell’orribile ospedale in Italia durante la prima guerra mondiale, e prima ancora, quando mi sono nascosto nella tua cantina per sfuggire all’epurazione dello zar a San Pietroburgo.

Quando ho scalato la torre del tuo castello in Scozia, nel periodo della Riforma, e ho ballato con te all’incoronazione del re a Versailles. Eri l’unica donna vestita di nero.

C’è stata quella colonia di artisti a Quintana Roo, e la marcia di protesta a Cape Town, quando abbiamo passato la notte in cella. L’inaugurazione del Globe Theatre a Londra. Avevamo i posti migliori.

E quando la mia nave è naufragata a Tahiti tu eri là, e anche quando ero in prigione a Melbourne, e facevo il borseggiatore a Nîmes nel diciottesimo secolo, e il monaco in Tibet.

Tu compari sempre, ovunque, e prima o poi capisci le cose che ti ho appena detto. Ma non accetti mai ciò che anche tu, nel profondo, senti che forse è la verità.

Ripeto, dopo questo bellissimo excursus nelle loro vite passate penso di essermi innamorata anche io di Daniel, ahahah.

Trovo l’idea del rincorrersi continuamente attraverso il tempo e lo spazio incredibilmente romantica e, se devo essere sincera, ho inserito una cosa del genere in una storia alla quale sto lavorando da qualche tempo. Mi piace veramente tanto l’idea che qualunque cosa loro facciano, qualunque posto loro visitino, in qualunque luogo Daniel si possa nascondere, lei lo trova. Lo trovo romantico, no?


Funny thing.

Ultima citazione che propongo oggi, giusto per farvi passare il diabete da quelle sopra riportate, è la seguente:

Mi piacerebbe fare due chiacchiere con chi pensa che mettere il destino delle nostre anime immortali nelle mani di una coppia di bambini malati d’amore è una così bella idea.

E niente, io ci ho riso cinque minuti buoni. Miss Sophia fa parte degli angeli buoni, ma non appena scopre che Luce non è battezzata e questo interrompe il cerchio della maledizione, cerca di ucciderla. In questo modo, pare, che la maledizione su di loro possa interrompersi.

Quindi ecco, ho riso perché Sophia sembra molto un essere umano come noi, quando dalle volte ci succede qualcosa ed esclamiamo: “Se vengo Lassù ne parliamo a quattrocchi eh!” (Be’ per lo meno spero che capiti anche a voi; dalle mie parti lo sento spesso ahahah.)

Fallen end.

Ecco che anche per oggi ho concluso la mia dose di piccoli estratti dal libro in esame. Spero che vi siano piaciuti. E spero di tornare quanto prima con il secondo capitolo della saga; non l’ho ancora comprato perché essendo praticamente dicembre, dovrei dedicarmi maggiormente allo studio.

See you, my dears.
Baci, G.

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