Piccoli lettori crescono – Le Streghe, di Roald Dahl

Piccoli lettori crescono – Le Streghe, di Roald Dahl
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Le Streghe
Roald Dahl
Ragazzi
1983

Non quelle delle fiabe, sempre scarmigliate e a cavallo di una scopa, ma quelle elegantissime, somiglianti a certe signore che probabilmente già conoscete. Come fare a individuarle? Bisogna stare attenti a chi porta sempre i guanti, a chi si gratta la testa, a chi si toglie le scarpe a punta sotto il tavolo e a chi ha i denti azzurrini, perché tutto ciò serve a nascondere gli artigli, i crani calvi, i piedi quadrati, la saliva blu mirtillo: tutti segni distintivi delle vere streghe. Sapendo questo potrete evitare di venir trasformati in topi.

Buon lunedì a tutti voi!

Mi sono vergognosamente resa conto di non aver mai pubblicato un articolo su Roald Dahl, caposaldo della letteratura per bambini, di cui io stessa ho letto qualcosa da piccola. Per chi non lo conoscesse, è “semplicemente” l’autore de La fabbrica di cioccolato.

Oggi, cercando sul web, mi è apparsa la copertina di questo libro, Le Streghecome un flash mi è tornato tutto alla mente, lo leggemmo in classe tutti insieme! Non ricordo in che anno, ma credo in terza elementare. Solo che allora non avevo idea di chi fosse Dahl. 

La trama

Chi sono le vere streghe? Non quelle delle fiabe, sempre scarmigliate e a cavallo di una scopa, ma signore elegantissime, magari vostre conoscenti. Portano sempre guanti bianchi, si grattano spesso la testa, si tolgono le scarpe a punta sotto il tavolo e hanno denti azzurrini… tutto per nascondere gli artigli, le teste calve, i piedi quadrati e la saliva blu mirtillo: i segnali distintivi delle vere streghe. Ora che lo sapete potrete evitare di essere trasformati in topi, ma solo se terrete gli occhi bene aperti.

La realtà non è sempre quella che sembra…

Il protagonista è un bambino di sette anni che perde i genitori in un incidente stradale durante le vacanze natalizie. Si ritrova così a vivere insieme alla nonna, che gli racconta le storie sulle streghe. Impara così a riconoscerle.
Terminate le vacanze, la nonna e il bambino tornano in Inghilterra per riprendere la scuola.

Durante l’estate la nonna, reduce da una malattia, decide di trascorrere le ferie in un hotel della cittadina balneare di Bournenouth. L’hotel in questione diventa lo scenario della nostra storia. Durante il soggiorno dei protagonisti si svolge anche un importante congresso di streghe, con il falso nome di R.S.P.M.: Reale Società Per la Protezione dell’Infanzia Maltrattata. Durante il congresso le streghe ricevono dal loro capo, la strega suprema, una pozione che dovranno diffondere per trasformare in topi ed annientare tutti i bambini della terra.
Purtroppo anche il protagonista è costretto con la forza a bere la pozione e così si trasforma in topo anche se cuore, intelligenza e parola restano intatti. Nelle sue nuove avventure il protagonista conosce un altro bambino trasformato in topo e diventano amici. 

Per fortuna la nonna riesce a riconoscere e ad accettare la nuova natura di suo nipote e assieme decidono di vendicarsi e sconfiggere le streghe.

I miei ricordi

Non mi riferisco alla trama, ma alle sensazioni. Ricordo che immaginavo queste streghe bellissime, tutte imbellettate e sciccose e mi divertiva pensarle in quel modo. Fino ad allora, la mia idea di strega era quella di Biancaneve, per dire…

Questa lettura mi fece capire che non bisogna fidarsi delle apparenze, perché un bambino-topo può essere un amico, mentre una donna alta, bella e ben vestita può essere una strega cattiva. Immagino che per un bambino sia una bella lezione da imparare. 

Altra cosa che rammento è quanto mi divertisse la storia di Dahl. Ha un modo di scrivere davvero adatto ai bambini, si riesce veramente a vedere e immaginare ciò di cui racconta. E noi bambini di terza elementare ridevamo molto, durante la lettura! 

Per cui, se avete dei bambini in casa dagli 8 anni in su, vi consiglio caldamente di comprargli i libri di Dahl e, in particolare, questo. I vostri bambini si faranno molte risate e impareranno anche delle ottime lezioni di vita.

Di sicuro vi scriverò altro di questo autore, non preoccupatevi! 

Spero di avervi intrattenuti anche oggi! Un abbraccio!

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1 Comment

  1. Emy

    Posso aspettare per leggerlo ai miei nipoti ma intanto lo leggo io così mi porto avanti

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