Piccoli lettori crescono -Introduzione

Piccoli lettori crescono -Introduzione
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Buonasera a tutti! Come state, cari lettori?

Lo so, io pubblico sempre tardi… Così avrete qualcosa da leggere prima di dormire, o la mattina, magari mentre siete sul treno per andare al lavoro o a scuola!

Oggi vorrei inaugurare una nuova rubrica, che probabilmente non sarà molto lunga ma vedrò di farla durare il più possibile. È qualcosa a cui tengo molto: vorrei parlare dei bambini e del loro rapporto con la lettura, attenendomi agli studi effettuati dai vari esperti a riguardo e alla mia esperienza personale. Quindi, bando alle ciance, altrimenti so che mi perdo in chiacchiere e iniziamo!

Sfatiamo un mito!

Davvero, non pensavo esistesse questa credenza ma molti pensano che prima delle scuole primarie, in cui si impara a leggere, i bambini non debbano essere interessati ai libri! O al massimo a quelli per colorare. Nulla di più sbagliato, santo cielo! È stato invece dimostrato che è importante leggere storie ai bambini sin dai primi mesi. Ovvio, a quell’età non capiscono di certo la trama, ma è utile per imparare a riconoscere la voce del genitore, ad associarla a qualcosa di piacevole e tranquillo e, cosa più importante, piano piano migliorerà moltissimo il rapporto tra bimbo e adulto! Ricordate che la voce della mamma o del papà, per i bambini, è pura magia. Per cui niente di peggio che pensare che un libro sia inutile con un figlio piccolo in casa.

Come iniziare?

Beh, anzitutto dovete trovare un libro adatto: non potete certo leggere a un bambino in fasce “il trono di spade”! Nei suoi primi mesi, cercate quei libri coloratissimi, morbidi e con frasi brevi: non servono grandi trame, il piccolo deve solo abituarsi a questi oggetti, deve capire che con quelli può passare dei bei momenti con la sua famiglia. Toccatelo insieme, fate le vocine strane, si divertirà. Ma questo non è un blog sui consigli genitoriali, visto che né io né G. abbiamo desiderio di maternità, al momento. (Dobbiamo prima trovare il nostro posto nel mondo 😂😂)

A cosa porta, quindi, questo mio discorso? Alla famosa rubrica di cui vi parlavo: scriverò e vi parlerò dei libri che più mi sono rimasti nel cuore da quando ho memoria! Un tuffo nel passato, insomma. Anche perché sto finendo alcuni libri, adesso, e dovevo trovare qualcosa di cui parlare qua. Non so ancora come la gestirò, se racconterò le storie che mi hanno fatta sognare da bambina fino ad arrivare all’adolescenza, oppure diversamente. Vedrò come va!

Il mio inizio

Come dicevo, appunto, è ottimo leggere ai pargoli sin dalla più tenera età. Mia mamma non lo ha fatto quando ero molto piccola, semplicemente perché si inventava lei delle storie da raccontarmi. Potrebbe essere carino, un giorno, raccoglierle in un volumetto! Comunque mi ha abituata da sempre ad ascoltare fiabe, favole etc. Mi comprò delle audiocassette di fiabe Disney, da ascoltare mentre si sfogliava il libretto. Ricordo che avevo “La Sirenetta”! In più, in casa c’era un grosso libro di fiabe, che tra l’altro ho ancora, con i caratteri belli grandi e molti disegni. Ero un po’ più grande e me le facevo leggere. Quella che più mi è rimasta impressa, ancora oggi, è “Il soldatino di stagno”, perché finisce malissimo. Sarà iniziata allora la mia passione per le tragedie?? Inoltre, i disegni di quel libro erano strani, non molto allegri… mi affascinavano! I miei, comunque, non hanno voluto insegnarmi a leggere prima che io iniziassi la scuola, perché pensavano che magari mi sarei potuta trovare male avendo imparato con un metodo diverso… Fortunatamente ho avuto una brava maestra, poi. E penso che loro abbiano fatto bene!

La scuola

Avevo già accennato della mia maestra nell’articolo sul Piccolo Principe. Era una donna dell’età di mia mamma, più o meno, molto materna e buona, non si arrabbiava mai e profumava. Se mi concentro, riesco ancora a ricordare il suo profumo! La mia passione per la lettura la devo a lei che dal primo anno ha subito cominciato a farci comprare dei libri da leggere sia in classe che a casa, come allenamento. Erano libri piccoli e molto facili, come Cipì, ma io mi accorsi che mi piaceva moltissimo scoprire da sola cosa succedeva nella storia. Cominciai piano piano a chiedere a mia mamma di procurarmi dei libri. Ne avevo tantissimi de “il battello a vapore” e ogni settimana me ne regalava uno. Quando tutti i miei compagni leggevano quelli per la loro età, io avevo quelli per la classe superiore e mi sentivo anche figa! Ahah. La maestra aveva capito subito che io sarei stata un’ottima discepola, così mi dava delle cose da leggere in prestito dalla biblioteca della scuola. Anzi, credo che uno di quei libri sia ancora qua in casa! Potrebbero accusarmi di furto? Sono passati circa 20 anni!

Una passione sempre più forte

Al quinto anno, la maestra mi regalò un libro sottilissimo, con un gatto nero in copertina, dicendomi che secondo lei mi sarebbe piaciuto. Erano racconti (semplificatissimi) dell’orrore di Edgar Allan Poe… quindi ecco, devo a lei anche il mio interesse per l’horror! Ora capite perché ho così tanto nel cuore questa persona?
A casa, poi, leggevo e rileggevo i Topolino di mio fratello e ogni mercoledì compravamo quello nuovo. Mi feci la tessera della biblioteca e ci andavo ogni singolo giorno, non scherzo. Ogni giorno prendevo un libro e restituivo il vecchio. Il mio amore per l’horror crebbe grazie alla collana dei Piccoli Brividi, credo di averli letti tutti tra quelli miei e quelli della biblioteca! A causa loro è nata pure la fobia delle marionette… Alcuni numeri mi regalarono degli incubi tremendi, ma non smisi comunque di leggerli. Una sorta di masochismo, probabilmente. A volte, se sapevo che per qualche giorno non sarei potuta recarmici, chiedevo alla bibliotecaria se potevo prendere in prestito più libri!

Tirando le somme…

Insomma, questa è la storia di come io mi sia innamorata della lettura, decisamente riassunta e forse poco interessante, ma serviva per introdurre la nuova rubrica. Scriverò, come ho detto, delle piccole sintesi di quei libri che ho letto da bambina e che mi hanno segnata, in un modo o nell’altro. Escluso il Piccolo Principe, del quale ho già scritto prima e in abbondanza!

E ricordate: se siete già genitori o se in casa avete un fratellino piccolo, o un cuginetto, o un nipotino, non esitate! Raccontategli storie, leggetegli le fiabe; in quel momento potrebbe sembrarvi inutile, ma non lo è.

Buonanotte e alla prossima!

La vostra S.

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