Once Upon a Zombie. Vol.1 – Billy Philips e Jenny Nissenson

Once Upon a Zombie. Vol.1 – Billy Philips e Jenny Nissenson
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Halloween moooolto in ritardo.

Ebbene sì, sono decisamente in ritardo, come sempre del resto. Devo dire che non leggo spesso libri a tema durante le feste, in genere vado dove mi porta il cuore di volta in volta. Quindi mi sono letta Once Upon a Zombie, adesso! 😂😂

Purtroppo, questa doveva essere l’ultima recensione dell’anno ma sono sommersa dai libri e dai pianti disperati che essi mi procurano quindi…be’, ne approfitto anche per augurarvi buon anno! 😊😘

Devo dire che era da molto tempo che vedevo Once Upon a Zombie in giro ed ero curiosa di sapere com’era e così, eccomi qua, pronta a parlarvi di questa che credo sia un’opera brillante per un pubblico giovanissimo ma anche per i più grandini. 😉

Once Upon a Zombie.

Caitlin ha quattordici anni, si è da poco trasferita a Londra con il padre e la sorellina Natalie e già le cose vanno male. La scuola nuova le mette ansia, i nuovi compagni di scuola le mettono ansia, pensare di andare al ballo scolastico poi? Ah ah ah, non se ne parla nemmeno. Oramai anche le paure di Caitlin hanno delle paure e lei va in ansia al solo pensiero di poter avere l’ansia.

L’angoscia sale ancora di più quando si trova costretta a scegliere tra il cuore o la sicurezza di non avere attacchi di panico in pubblico. Andare al ballo con il dolce Jack è tutto quello che Caitlin vuole, tuttavia l’idea di ballare in pubblico è assolutamente e senza alcun dubbio, fuori questione.

Ma ecco che Jack pare cambiare idea, non gli piace ballare, dice in un sms, e allora perché non andare direttamente al Mount Cemetery di Guildford dov’è sepolto Dodgson, aka Lewis Carroll? Caitlin ha vinto alla lotteria: non può chiedere di meglio di una serata in solitaria con Jack, mentre indagano sui misteriosi avvistamenti di luci e ombre che stanno avvenendo nei cimiteri di tutto il mondo.

Tuttavia, davanti alla tomba del celebre autore non c’è nessuno. E proprio mentre Caitlin comincia a farsi delle domanda, qualcosa… o meglio, qualcuno, fuoriesce dalla tomba di Dodgson. Per una serie di sfortunate coincidenze, Caitlin è costretta a gettarsi in un alquanto improbabile tunnel che somiglia alla tana di un coniglio. Cosa può trovare una ragazza piena di paure ed insicurezze nel mondo delle fiabe? E soprattutto, perché tra tutte le persone che ci sono al mondo, un gruppo di non-morti sta cercando proprio Caitlin Rose Fletcher?

Il colore della paura.

Questo libro è consigliato dai dieci anni in su e devo dire che lo trovo perfetto per tutti quei bambini che amano le storie di paura. Credo che per i più giovani sia disgustoso e spaventoso al punto giusto. Per i più grandi invece, credo che sia un perfetto passatempo per chi, come ad esempio me, è appassionato di fiabe classiche.

Le principesse protagoniste di questo primo capitolo di Once Upon a Zombie, non sono assolutamente smielate e canterine come le loro controparti Disney. Anzi, sono delle tipe veramente toste.

Io personalmente ho apprezzato moltissimo questa storia, perché come ho detto sopra, mi sono veramente divertita a leggere le storie dei più famosi personaggi della mia infanzia. A partire dai tre porcellini che, poverini, hanno cominciato a perdere pezzi di pancetta quando si sono trasformati in zombie, per finire con lo spietato Capitan Uncino che fa il musicista.

Insomma, per me è stata un’esperienza veramente tranquilla, semplice e divertente. La lettura è scorrevole perché la prosa è adatta ad un pubblico giovanissimo ma non per questo il romanzo risulta sciocco o privo di senso. Anzi, devo veramente fare i complimenti agli autori perché sono riusciti a spiegare tutti i non-sense che ci sono nei regni fiabeschi, in maniera così semplice che è quasi impossibile non crederci!

Le principesse.

Be’ le principesse sono straordinarie. Come dicevo, sono delle guerriere, e non cantano. Cenerentola è la mia principessa preferita, in generale, tra tutte le principesse, e devo dire che in Once Upon a Zombie mi ha fatto spesso sorridere, perché è la più spigliata, quella più terra a terra. Mentre le altre sono 100% sangue reale, lei si scorda spesso le buone maniere.

Biancaneve invece, è la principessa che mi piace meno, sempre parlando in generale. Non è che la odio, ma il film d’animazione Disney mi spaventò talmente tanto che non sono mai riuscita ad apprezzarne le altre rivisitazioni. Nonostante questo mi è piaciuta in Once Upon a Zombie, nonostante abbia questa fissazione di non voler uccidere nemmeno le zanzare.

Una cosa che mi ha fatto molto sorridere e che mi ha divertito, è stata il fatto che il quartetto reale sembra avere dei “poteri speciali”. Bianca sembra sapere sempre qual è la strada da seguire, la Bella Addormentata fa sogni premonitori e Cenerentola è praticamente cintura nera di karate! 😂

Caitlin e l’ansia ai giorni nostri.

Ragazzi, inutile girarci intorno: l’ansia è un problema concreto e una malattia vera. Se devo essere onesta, tanti anni fa, anche io consideravo l’ansia una cosiddetta “malattia immaginaria”. Una mia cara amica ne soffriva, ma non riuscivo a comprendere appieno cosa significasse. Poi, qualche anno fa ho cominciato -purtroppo- a soffrirne anche io. Adesso che sto bene, che il peggio è passato, posso dirvi che l’ansia cattiva, quella che ti colpisce random, senza preavviso e senza ragione, è una cosa terribile.

Caitlin può sembrare una sciocca ragazzina a qualcuno che non ha mai avuto attacchi di panico, ma fidatevi: non è così.

Stava andando in ansia all’idea di poter andare in ansia.

Ebbene, questa è una verità purtroppo reale. Chi soffre d’ansia, spesso smette di fare cose come uscire o andare a lavoro, perché gli prende l’ansia di poter aver un attacco quando è fuori casa, il che è assurdo, oggettivamente parlando, ma purtroppo accade.

Non so se mi avete seguito in questo discorso, o se forse vi sono sembrata noiosa, ma questo è un tema che mi sta molto a cuore e sono stata veramente veramente felice di avere letto un libro che trattasse questo discorso dal punto di vista adolescenziale.

Once Upon a Time VS Once Upon a Zombie.

Domandina: avete mai visto la serie TV Once Upon a Time? Ecco, io l’ho seguita fino a metà della sesta stagione (per cause di forza maggiore l’ho interrotta ma prima o poi la finirò…ne sono certa!).

Se non l’avete mai vista, allora cominciatela, perché -soprattutto la prima stagione- è bellissima. E se invece siete dei fan di OUAT allora sapete di cosa sto per parlare!

Once Upon a Zombie mi ha divertito moltissimo perché in ogni capitolo c’era una comparsa famosa. Come ho già detto, più volte mi sono trovata ad esclamare “uh, guarda c’è Tizio!” ecc. E questo mi faceva molto sorridere, proprio come quando in Once Upon a Time appariva un nuovo personaggio e immancabilmente finivi per chiederti “e questo chi sarà?”.

Never too old.

Nessuno è mai troppo vecchio per le fiabe classiche, nemmeno quando sono rivisitate in versione “horror”. Per questo motivo credo che Once Upon a Zombie sia adatto a tutti e onestamente attendo con impazienza il secondo capitolo.

Vi auguro buon pomeriggio e di nuovo, tantissimi auguri di buon anno.

Un bacio,
G.

INFO GENERALI: Once upon a zombie – il colore della paura

Titolo originale: Once Upon a Zombie – Book One: The Color of Fear

Autore: Billy Philips e Jenny Nissenson

Tradotto da Elena Riva

Editore: Edicart

Prima edizione: 2015

/ 5
Grazie per aver votato!

6 Comments

  1. Gioia

    Bella recensione ☺ non conoscevo questo libro lo metterò in lista

    • BooksRoom

      Grazie mille! 🙂 🙂

  2. Eroine

    Devo assolutamente recuperarlo!

    • BooksRoom

      😀 te lo consiglio 😉

    • BooksRoom

      Siii, lo è! 🙂 🙂

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