Mio fratello insegue i dinosauri – Giacomo Mazzariol

Mio fratello insegue i dinosauri – Giacomo Mazzariol
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Mio fratello insegue i dinosauri Book Cover Mio fratello insegue i dinosauri
Giacomo Mazzariol
Romanzo Autobiografico
Einaudi
2016

Eccomi! Sono tornata dopo una settimana di vacanza in cui avevo lasciato una recensione da pubblicare dalle mie colleghe! Devo dire che il blog mi è mancato ma ora sono di nuovo qua, piena di energie (non è vero) e di idee su cosa scrivere!

Oggi ho necessità di parlarvi di un libro che ho amato moltissimo, soprattutto per l’argomento che tratta e che ho intenzione di inserire anche nella rubrica dei giovani, nonostante non sia assolutamente solo per loro. Ho desiderato questo libro da quando un ragazzo ce lo ha ordinato in negozio, come lettura per le vacanze estive. Avevo solo sentito il titolo, ma non avevo capito di cosa trattasse, perché non avevo letto il sottotitolo. Il romanzo in questione è Mio fratello insegue i dinosauri Storia mia e di Giovanni che ha un cromosoma in più

Ora voi dovete sapere che ho trascorso l’anno più bello della mia vita a svolgere il servizio civile in una struttura per persone disabili adulte, per cui questi sono argomenti che mi colpiscono da vicino e mi commuovono sempre. Ecco perché ho inseguito il libro in questione come una matta! 

L’autore è Giacomo Mazzariol e questa è la sua vera storia, sua e di suo fratello Giovanni. Voglio consigliarla anche ai ragazzi più giovani perché Giacomo è un giovane: classe 1997! 

 

 

 

Trama

Hai cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, questo fratello, e che sarà speciale. Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire “supereroe”. Gli scegli pure il nome: Giovanni. Poi lui nasce, e a poco a poco capisci che sì, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha. Alla fine scopri la parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai attraversare l’adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era così sbagliata. Lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo è davvero. E che in ogni caso è il tuo migliore amico. Con “Mio fratello rincorre i dinosauri” Giacomo Mazzariol ha scritto un romanzo di formazione in cui non ha avuto bisogno di inventare nulla. Un libro che stupisce, commuove, diverte e fa riflettere.

Giacomo racconta la sua storia con estrema chiarezza e semplicità: la gioia della notizia di un fratello maschio con cui poter giocare in modo diverso rispetto a come fa con le sorelle è talmente grande che coinvolge anche il lettore. Fa sorridere come lui immagini la lotta, il solletico, le capriole, tutti quei giochi che le bambine fanno meno volentieri… Quando poi i genitori comunicano loro che Giovanni sarà speciale, la fantasia di Giacomo supera i confini: ossa di adamantio, super velocità, super forza, chissà che poteri avrà?

Il rifiuto

Una volta nato Giovanni, però, i suoi sogni iniziano a sfumare. Perché ha gli occhi da cinese? Perché tiene la lingua fuori? Perché all’asilo ancora non cammina e parla male? Piano piano, Giacomo si rende conto che il suo fratellino non potrà condividere niente con lui, nessun gioco violento, nessuna corsa in bici. Crescendo, si allontana sempre più da lui tanto che, per tutta la durata delle scuole medie, nessuno dei suoi compagni sa dell’esistenza di Giovanni. Giacomo sta bene attento a non parlarne mai: ufficialmente, lui ha due sorelle e basta. Nasconde il fratello Down per vergogna, pensa che tutti riderebbero di lui, o proverebbero pena o chissà cosa.

In alcuni episodi narrati dall’autore, lo si prende proprio in antipatia, perché molto poco tollerante con il povero Giovanni. Ci sono momenti, nel libro, in cui è proprio cattivo col fratello e non capivo bene perché. Avendo avuto a che fare con i disabili, mi chiedevo come si possa trattarli così… Ma poi ho capito. Ho capito che io non so nulla, perché starci a contatto per un anno non è come averli in famiglia, non ho provato lo shock, la preoccupazione per un fratellino molto più fragile, con un’aspettativa di vita minore della mia, che va protetto sempre e comunque. Inoltre, Giacomo si comporta male durante un periodo delicato come l’adolescenza, momento per tutti noi in cui ci si vergogna praticamente sempre della propria famiglia… Insomma, non bisogna condannarlo, anche perché poi… Non ve lo dico!

Leggetelo, perché lo si finisce in poche ore, fa sorridere, fa commuovere, scalda il cuore e si vuole subito bene al piccolo Giovanni, che si chiama così grazie allo stracchino!

Vi lascio anche il link del video che ha dato poi l’idea a Giacomo per scrivere il romanzo: Mio fratello down

Un saluto e a presto!

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