Blogtour “La figlia della luna”: 2 tappa – intervista a Simona Mendo

Blogtour “La figlia della luna”: 2 tappa –  intervista a Simona Mendo
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Miei carissimi lettori, oggi conosceremo insieme Simona Mendo, il cui ultimo romanzo “la figlia della luna” è protagonista di questo blogtour.

Simona, parlaci un po’ di te: chi sei al di là della scrittura?

Eccomi: sono una libera professionista, con la passione per la fotografia, il disegno e, ovviamente, la scrittura. Ho 43 anni, due bellissime figlie, e vivo nella mia Genova, una città splendida che si presta benissimo a fare da scenario a tutte le mie storie d’amore.

Dove nasce la tua passione per la scrittura?

Avevo 17 anni, lo ricordo benissimo. In quel periodo leggevo tantissimo, soprattutto classici inglesi, ma non avevo mai scritto una riga. Dopo una sfortunata storia d’amore, decisi che avrei riscritto il mio destino, almeno sulla carta. E così feci: ogni romanzo, infatti, prende spunto da una o più vicende personali, ed è un ottimo metodo per liberarsi dei demoni del passato e prendersi anche qualche rivincita su chi mi ha fatto soffrire!

Com’è nata l’idea per “La figlia della luna”?

“La figlia della luna” è nato nella mia testa più di tre anni fa, durante un’estate. Mi trovavo a una sfilata di paese e sul palco fecero la loro comparsa cinque atlete-ballerine di pole dance, che si lanciarono in esibizioni incredibili. Rimasi talmente affascinata da quella disciplina che nella mia mente si fece largo la storia di Sofia, una donna con una terribile esperienza alle spalle, che tutte le sere si esibisce sul palcoscenico, col nome d’arte di Selene, perché grazie al ballo e alla musica riesce a sentirsi viva.

Chi sono le “figlie della luna”?

Le figlie della luna sono una compagnia di ballo, cinque ballerine/ginnaste che tutte le sere si esibiscono nei locali della zona, portando sul palcoscenico i loro numeri di pole dance e videodance. È proprio in una di queste serate che Sofia conosce Luca, e da quel momento la sua vita tranquilla e ordinata viene completamente sconvolta.

Che messaggio hai voluto inviare al lettore con il tuo libro?

Non posso dire che avessi un messaggio da voler inviare quando ho scritto “La figlia della luna”. Più che altro mi trovavo in un periodo della mia vita molto malinconico, e il romanzo rispecchia appieno questo senso di malinconia, in tutta la storia, ma soprattutto nel finale, che potrebbe lasciare un po’ di amaro in bocca. Non è un romance, infatti, ma una storia d’amore con numerosi segreti e colpi di scena, permeata di incertezze e sofferenza, ma anche da un barlume di speranza, che è quella che permette ai protagonisti di affrontare le numerosissime difficoltà che la vita pone loro dinanzi.

Due buoni motivi per cui i lettori dovrebbero leggere “La figlia della luna”

Il primo è che “La figlia della luna” non è il classico romance, ma un romanzo d’amore dove l’evolversi della storia non è così scontato, tantomeno il finale.

Il secondo è che – a detta dei miei affezionati lettori – le mie storie ti entrano dentro, e sono sicura che questa non farà eccezione.

Cos’hai provato quando hai pubblicato il tuo primo romanzo?

Ho aspettato vent’anni prima di decidermi a pubblicare un mio romanzo, perché prima non ne sentivo la necessità. La prima volta che ho avuto in mano il cartaceo e, soprattutto, che l’ho visto esposto nelle vetrine della mia città, ho provato un’emozione indescrivibile, un senso di appagamento totale.

Nei tuoi libri la luna è sempre presente, perché?

Dietro a questa scelta si cela un aneddoto, che ho raccontato nella giornata dedicata al mio rapporto con la luna. Posso solo aggiungere che ormai è diventato un passatempo molto stimolante riuscire a trovare titoli con la luna dentro, che siano di ispirazione per i nuovi romanzi e anche pertinenti. Ogni titolo, infatti, rispecchia appieno il contenuto del romanzo.

Quali sono i libri – tuoi e non – che hanno lasciato un segno nella tua vita?

Quando ero ragazzina non amavo molto leggere, poi mi capitò tra le mani “Piccole donne”, di Louisa May Alcott, e mi innamorai perdutamente del personaggio di Beth, la sorella più timida e sfortunata. Forse perché sentivo di assomigliarle, perché le nostre vite erano molto simili, seppur vissute in epoche diverse. Nel mio primo romanzo, “Quel bacio al chiaro di luna”, la protagonista è un omaggio proprio a Beth, tanto che viene chiamata affettuosamente come lei. Dovreste leggerlo (“Piccole donne” ma anche “Quel bacio al chiaro di luna”) perché è una storia piena di sofferenza e speranza.

“L’altra faccia della luna” è, tra i miei romanzi, senz’altro quello che ha lasciato un segno maggiore nella mia vita. Pur essendo il mio terzo romanzo, è stato il primo che ha visto la pubblicazione, purtroppo senza molta fortuna. Quando ho deciso quindi di ripubblicarlo con la Literary Romance ero molto emozionata, convinta che avrebbe avuto la rivincita che si meritava. Invece è stato brutalmente attaccato da un ristretto ma accanito gruppo di detrattrici, per i contenuti a loro dire non leciti, e Amazon ha ritenuto più semplice toglierlo dalla vendita. Dovreste leggerlo perché è una storia che racconta tutti i diversi tipi di amore: l’amore incondizionato tra sorelle, l’amore di una madre che si sente impotente davanti alle sofferenze della figlia, l’amore malato di un uomo che si nutre della propria ossessione, l’amore di un padre che ritrova dopo anni un motivo per tornare a vivere. Diversi tipi di amore, legati tutti però dal filo della speranza.

Siamo arrivati ai saluti. Hai già in programma un altro progetto? Se sì, ti va di svelarci qualcosa?

È da un po’ che non faccio programmi, tuttavia ho due romanzi in stesura, iniziati in tempi diversi, che da mesi però ho messo da parte. Due storie adatte a tutti i lettori, come ho promesso alle mie figlie (i romanzi che ho scritto finora contengono infatti scene abbastanza cruente e vietate ai minori). Se vado avanti di questo passo, però, le mie figlie diventeranno maggiorenni e non si porrà più questo problema!

Infine…

Simona Mendo ci ha mostrato una gran parte di sé e dei suoi lavori. La sua vita e le sue esperienze trasudano con potenza da ogni romanzo, regalando emozioni uniche. Che c’è? Siete ancora qui? I suoi libri vi aspettano!

Vi semplifico la vita: ecco QUI il link tramite cui potete acquistare “La figlia della luna”

E vi aspettiamo noi alla prossima tappa del blogtour!

Un bacio dalla vostra Jay ❤

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