Marco Princivalle, un impiegato dalla scarsa autostima che ha due racconti nel cassetto, è da anni amante di Linda. Questo ruolo però, essendo follemente innamorato di lei, ormai gli sta stretto. Diventa così sempre più oppressivo fino a indisporre l’amata che sceglie di allontanarsi da lui. Attanagliato dalla sofferenza, Marco – per via della sua debolezza caratteriale, che lo fa sentire perso senza di lei – non riesce a accettare questa separazione: decide allora di rapirla e di portarla nella tavernetta di casa sua dove la reclude mettendole una catena alla caviglia. Avendo paura che lui le possa fare del male, la ragazza – per prendere tempo – farà leva sulle sue aspirazioni da scrittore e lo convincerà ogni sera a leggere con lei i suoi scritti.
Ciao a tutti readers!! Oggi vi propongo un thriller psicologico dell’autore Massimiliano Irenze.
Il romanzo racconta la storia di Marco, un uomo fragile e tormentato, innamorato di una donna che non lo sceglie mai fino in fondo, dapprima lo relega al ruolo di amante e in seguito lo lascia preferendogli il fidanzato.Linda, la donna amata da Marco, sa che in realtà lo usa a suo piacimento e sa che rimarrà sempre con il suo fidanzato. Cerca in tutti i modi di lasciarlo e farglielo capire, ma Marco non ne vuole sentire ragione. Marco è disperato, la ama alla follia e sa che la metterebbe sempre al primo posto, non come il suo reale fidanzato. Così preso dalla gelosia e dal fatto che si sente denigrato e messo da parte decide di rapire la donna amata. Linda si ritrova intrappolata in casa di un uomo che non riconosce più, un uomo che ha amato e di cui adesso ha solo paura. La ragazza, spaventata della sua sorte, cerca di prendere tempo convincendo Marco a leggere ogni sera i suoi racconti che teneva chiusi nel cassetto. I due racconti sono ricchi di personaggi, suspense e colpi di scena. Il primo si focalizza sul fatalismo; mentre il secondo si basa sugli effetti devastanti delle droghe sulla coscienza umana. L’alternanza della storia principale e dei racconti mantiene alta la tensione e quindi l’attenzione del lettore incollandolo letteralmente.
L’autore attraverso il protagonista, riesce ad indagare i meandri più nascosti dell’animo umano, a descrivere ed indagare quelle zone d’ombra che normalmente si è abituati a teneri nascosti, quei lati oscuri che nella maggior parte dei casi non vengono a galla per l’intera esistenza. Marco giorno dopo giorno riflette sul suo gesto estremo e sente la responsabilità della vita di Linda nelle sue mani, in alcuni momenti questa responsabilità lo rende più vivo, più forte, lo fa sentire potente e capace di fare qualsiasi cosa, in altri lo getto nello sconforto più grande.
La storia si intreccia con la lettura dei due racconti scritti dal protagonista, che affrontano temi impegnativi: la fatalità e gli effetti della droga sulla mente umana. L’escamotage di alternare la lettura dei racconti alla narrazione principale tiene alta la tensione e fa arrivare il lettore fino all’ultimo pagina con il cuore a mille e l’ansia di sapere come andrà a finire.
Il thriller psicologico è trai miei generi preferiti, io mi sono nutrita di King, Kepler e Dorn, che non scherzano in fatto di scene macabre e psicologia oscura, lo consiglio agli amanti del genere.
Wau fa venire i brividi specie se è qualcuno che si ama a far del male