I fantastici borghi di Fania – Brisighella

I fantastici borghi di Fania – Brisighella
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Brisighella

Siamo in Romagna, terra sanguigna, dove si usa ancora l’espressione “boccone del cardinale” per indicare sia una bella ragazza che un piatto prelibato a base di “antichi mangiari” contadini legati ai prodotti del territorio. Le origini del nome sono varie ma ricorderemo che un tempo il “brisighello era semplicemente il soldato di ventura, oggi con questo nome si indica l’ottimo olio di oliva di queste terre.

Facilmente raggiungibile sia in auto che in treno, Brisighella non si colloca molto lontano da Faenza e Forlì.

Il borgo è collocato a ridosso di una rupe di gesso e sovrastato da tre scogli di selenite sui quali si ergono la Rocca, la Torre dell’Orologio e il Santuario del Monticino. Il cuore del borgo è Piazza Marconi sulla quale si affaccia l’originalissima Via del Borgo detta anche Via degli Asini. Si tratta di una strada sopraelevata coperta e illuminata da archi a forma di mezzaluna, unica al mondo. Appena sopra il borgo troviamo la Torre dell’Orologio, che fu il primo baluardo di difesa, risalente al 1290. Oggi è sede del Museo del Tempo. La Rocca Manfrediana, sorta un tempo per effettuare il controllo della valle, pregevole esempio dell’arte militare del Medioevo, è oggi sede del Museo della Civiltà Contadina.

Esplorato il cuore antico del borgo, si può optare per il relax alle Terme di Brisighella, oppure ci si può spingere alla scoperta del paesaggio circostante, visitando il Parco del Carnè, punto di partenza per le passeggiate sulla Vena del Gesso, in direzione della Grotta Tanaccia o attraverso i mille sentieri che solcano gli Appennini.

Molti restano colpiti dal clima felice di questo splendido borgo medioevale, nonché dalla sua bellezza e dalla sua cucina.

Il prodotto principe è sicuramente l’olio extravergine di oliva che si fregia della DOP europea ma non dobbiamo dimenticare il formaggio conciato con stagionatura nelle grotte di gesso né la carne di Mora romagnola (una antica razza suina autoctona) e il carciofo Moretto.

Il piatto tipico della zona  è una minestra ripiena.Su una sfoglia di pasta fresca all’uovo si stende un velo di ripieno a base di ricotta, raveggiolo, uova, parmigiano, noce moscata. La sfoglia viene poi ripiegata su se stessa e tagliata a quadrucci da cuocere nel brodo di gallina o di manzo. Un vero boccone da cardinale!

Se dovessimo decidere di fare una gita da queste parti non sarà difficile assistere alle Feste Medioevali (che si svolgono in giugno e luglio) dove si rappresentano gli aspetti sacri e profani del Medioevo, con cortei, mercati, mostre e banchetti all’insegna della cucina storica.

Per finire citeremo come sempre un personaggio famoso che in qualche modo ha avuto a che fare con il borgo.

“ Andai a preparare una zuppa di aglio fresco, una ricetta tradizionale di Brisighella, che per lungo tempo ha sfamato vecchi e bambini”.

Non immaginereste mai chi si appresta a cucinare questo piatto, niente di meno che il medico legale Kay Scarpetta nel libro La fabbrica dei corpi” dell’autrice americana Patricia Cornwell. In questo modo la scrittrice noir più famosa al mondo rivive attraverso la protagonista del suo racconto il ricordo di un soggiorno nel borgo medioevale.

Bene , credo di avervi incuriosito abbastanza, ci sono ottimi motivi, culinari, artistici e paesaggistici per decidere di passare un week end in questo bellissimo borgo della Romagna.

Buona vacanza

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