Fiori sopra l’inferno – Ilaria Tuti

Happy Tueasday!

Eccoci di nuovo qua, cari readers. Come state? Io sto cercando di recuperare tutte le recensioni che ho lasciato indietro – non per negligenza ma per mancanza di tempo! 😥😢 – e oggi vorrei parlarvi di “Fiori sopra l’inferno” di Ilaria Tuti, un bellissimo thriller psicologico che mi ha lasciato con il fiato sospeso fino alla fine!

Fiori sopra l’inferno

Travenì, Dolomiti friulane, oggi.

Il paese è piccolo, la comunità unita, tutti conoscono tutti e la vita scorre tranquilla, almeno fino a quando non cominciano ad avvenire macabri omicidi.

Un corpo privo di occhi viene ritrovato nella foresta. La polizia accorre e le indagini sono affidate al commissario Battaglia, un genio quando si parla di omicidi seriali. Ogni volta, il cadavere ritrovato presenta una mancanza: prima gli occhi, poi le orecchie, poi…

Ma chi può compiere questi terribili gesti all’interno della piccola comunità di Travenì? 

Il Nido, La Scuola, 1978.

Agnes Braun cammina silenziosa lungo i corridoio della Scuola, ha un compito da assolvere, ma prima è necessario tirare su il cappuccio cosicché il suo volto resti celato nell’ombra. 

Presto mostrerà il Nido anche a Magdalena, la nuova arrivata. Riuscirà questa a convivere con ciò che il Nido cela al suo interno?

Lettura di gruppo

Carissimi readers, come ormai sapete, il “Manicomio delle Lettrici” è diventato parte integrante di Books Room, ma prima eravamo solo un gruppo di matte che – dopo molte fatiche – sono riuscite a trovare una lettura comune da fare.

Abbiamo proposto un libro a testa e l’abbiamo messo ai voti. Ha vinto “Fiori sopra l’inferno” di Ilaira Tuti, e quando ho letto la trama mi sono detta “oh, no. Un thriller.” In realtà mi piacciono pure – purché non ci siano troppi sbudellamenti – ma l’idea di leggere qualcosa che mi possa mettere ansia mi fa venire l’ansia e così… opto sempre per letture leggere e tranquille. 

Ecco. Volete la verità? “Fiori sopra l’inferno” è un libro da ben cinque Lole! 

L’adrenalina, l’ansia, la curiosità, gli intrighi e i misteri che collegano gli anni ’70/80 a oggi vi terranno con il fiato sospeso, pagina dopo pagina!

Il commissario Battaglia e il Nido

Non voglio svelare troppo di questo personaggio perché è terribilmente affascinante scoprirlo pagina dopo pagina, imparare a conoscerlo e sentirsi vicino ad esso. 

Il commissario è uno di quei personaggi carismatici che ti divertono grazie alle battute ironiche e alle risposte taglienti, ma al contempo ti colpisce per la profondità della sua storia. Non ingaggerà soltanto un’incredibile battaglia psicologica con il serial killer, ma dovrà anche affrontare una terribile battaglia interiore.

“Fiori sopra l’inferno” si presenta come un thriller psicologico davvero interessante, sia dal punto di vista narrativo che da quello dei contenuti. Ciò che accadeva al Nido, di fatti, è basato su esperimenti realmente condotti e poi interrotti. Esistono numerosi testi in materia, relativi a quanto raccontato tra le righe del romanzo della Tuti. Personalmente, non ne ero a conoscenza e forse è anche per questo che questo libro mi ha colpito così tanto. 

Il lato romantico di tutta la storia è che tutti quanti, siano bambini innocenti, siano adulti soli o emarginati, hanno bisogno di provare dei sentimenti, di contatti umani, di attenzioni e d’amore, per poter vivere un’esistenza serena. Forse quest’ultima frase vi sembrerà sciocca e senza senso, ma capirete dopo aver letto il romanzo.

La Lola vi dice che…

Come già accennato, per me questo romanzo vale ben cinque piccole Lole, per questo motivo lo consiglio vivamente a tutti coloro che amano i thriller ma anche a quelli che di solito non li leggono. Vedrete che non ve ne pentirete, e fidatevi… ve lo dice una non-lettrice di thriller! 😉

un bacio,

G.