Curiosità dal mondo dei libri

Curiosità dal mondo dei libri
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Buonasera a tutti!

Oggi ho intenzione di parlarvi di alcuni fatti curiosi che riguardano il nostro amato mondo dei libri. Ho spulciato in giro per il web e ho trovato un paio di chicche per voi!

Il Manoscritto Voynich

Uno dei libri più misteriosi del mondo è il cosiddetto Manoscritto Voynich. Si tratta di un tomo di circa 200 pagine, tutte illustrate e scritte in un alfabeto sconosciuto. Le illustrazioni rappresentano piante inesistenti, diagrammi di pianeti sconosciuti, strani marchingegni e strutture bizzarre. 

La datazione del testo è ancora controversa.

Fino agli inizi del 2011 si è ipotizzato che il manoscritto fosse stato creato ad arte come falso nel XVI secolo, per perpetrare una truffa ai danni di Rodolfo II. Secondo tale ipotesi, il truffatore sarebbe stato l’astrologo mago e falsario inglese Edward Kelley aiutato dal brillante filosofo John Dee.

A confutare questa teoria è però sopravvenuta la datazione ottenuta mediante la tecnica del Carbonio-14 nel febbraio 2011. Un gruppo di ricerca presso l’Arizona University è stato autorizzato ad asportare quattro piccoli campioni (1 millimetro per 6) dai margini di differenti pagine. A seguito di una datazione al radiocarbonio le pergamene parrebbero risalire a un periodo compreso fra il 1404 e il 1438. L’impossibilità di analizzare l’inchiostro col quale il manoscritto è stato redatto lascia però ancora spazio a qualche diatriba: i due presunti truffatori avrebbero potuto trovare un libro antico e averci scritto sopra!

L’interno del libro è così suddiviso:

  • Sezione I (fogli 1-66): chiamata botanica, contiene 113 disegni di piante sconosciute.
  • Sezione II (fogli 67-73): chiamata astronomica o astrologica, presenta 25 diagrammi che sembrano richiamare delle stelle. Vi si riconoscono anche alcuni segni zodiacali. Anche in questo caso risulta alquanto arduo stabilire di cosa effettivamente tratti questa sezione.
  • Sezione III (fogli 75-86): chiamata biologica, nomenclatura dovuta esclusivamente alla presenza di numerose figure femminili nude, sovente immerse fino al ginocchio in strane vasche intercomunicanti contenenti un liquido scuro.
Subito dopo questa sezione vi è un foglio ripiegato sei volte, raffigurante nove medaglioni con immagini di stelle o figure vagamente simili a cellule, raggiere di petali e fasci di tubi.
  • Sezione IV (fogli 87-102): detta farmacologica, per via delle immagini di ampolle e fiale dalla forma analoga a quella dei contenitori presenti nelle antiche farmacie. In questa sezione vi sono anche disegni di piccole piante e radici, presumibilmente erbe medicinali.

L’ultima sezione del manoscritto Voynich comincia dal foglio 103 e prosegue sino alla fine. Non vi figura alcuna immagine, fatte salve delle stelline a sinistra delle righe, ragion per cui si è portati a credere che si tratti di una sorta di indice.

Il mistero del manoscritto Voynich resiste dunque al passare del tempo. Il libro è stato scansionato e pubblicato online, in caso qualcuno volesse dilettarsi nel provare a decifrarlo. 

Una rilegatura… particolare 

Questa notizia può sembrare, inizialmente, una bufala bella e buona. Sapete cosa sia la bibliopegia antropodermica? No? Beh, ora vi mostro la foto di un libro rilegato con questa tecnica, poi mi direte.

Cos’ha di strano, direte voi? Questo volume si trova nella biblioteca della famosa Università di Harvard, ma non è l’unica a possedere simili oggetti. Ebbene, tale libro è rilegato con pelle umana. No, non è uno dei miei amati racconti dell’orrore, è proprio vero! In verità, era un’usanza abbastanza comune nel passato. 

E no, nonostante solitamente attribuiamo queste strane usanze al medioevo, questa moda è nata nel XVII secolo! 

Perché fare una cosa del genere, direte voi? Beh, io personalmente non lo so. C’è da dire che, un tempo, vi era una sorta di gusto morboso per le stranezze. Possedere un libro del genere nella propria biblioteca era sicuramente un modo per alzarne il valore, dato che non tutti potevano permettersi una rarità come quella. 

La rilegatura in pelle umana era anche usata come ricordo di un defunto. Se ci pensate, in epoca vittoriana, le donne erano solite indossare bracciali composti dai capelli dei loro cari morti… Un libro coperto dalla loro pelle era, forse, un modo per tenerli sempre vicini. Non so, a me vengono i brividi a pensarci e anche un fastidio allo stomaco, e a voi? Menomale che poi, nel XIX secolo, questa moda è decaduta, come quella delle foto con i morti… 

In realtà, di libri veramente rilegati in pelle umana ne esistono davvero pochi; dopo il ritrovamento di questi due ad Harvard ne sono sbucati come funghi, ma la maggioranza erano in pelle di pecora o di altri animali. 

Era una tradizione portata avanti soprattutto dai medici, i cui clienti erano lettori romantici e perversi. Alcuni donavano la loro pelle, una volta avvenuta la morte, per rilegare libri che amavano particolarmente.

Veniva preferita la pelle delle donne per la sua morbidezza e perché aggiungeva un tocco di depravazione quando veniva toccata. Non tutti i libri rilegati in pelle umana però provenivano da lasciti di fanciulle avvinte dall’immoralità, molte pelli venivano prelevate da cadaveri senza nomee senza riconoscimento oppure dai condannati a morte. Questi ultimi venivano scuoiati dopo morti e le loro pelli servivano, come ultima beffa, per rilegare gli atti processuali.

 

 

Direi che come primo articolo sull’argomento, possa bastare così! Cosa ne pensate? Eravate a conoscenza di questi due argomenti o vi ho aperto un nuovo mondo? Fatemi sapere!

Ciao a tutti voi!

 

 

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4 Comments

  1. Rosy

    Non avevo mai visto nulla di simile !!! Davvero mlto interessante e da approfondire 🙂

    • BooksRoom

      Particolari come cose, vero??

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