L’Accademia del Bene e del Male 3 – Soman Chainani

L’Accademia del Bene e del Male 3 – Soman Chainani
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Dentro la foresta primordiale c’è un’accademia del Bene e del Male. Ci son due castelli, come teste gemelle: uno benigno, l’altro maligno. Prova a fuggire: le vie son bloccate. L’unica uscita è una storia di fate.

Dove eravamo rimasti?

Bella domanda davvero! Se devo provare a riassumere L’accademia del Bene e del Male – Un mondo senza eroi, devo dire che mi trovo in gran difficoltà.

Ciò che ricordo è l’inizio del libro, dove Sophie ed Agatha tornano a Gavaldon come vere eroine: sono le uniche ragazze mai tornate dalla Foresta.

Poi ricordo gli attacchi provenienti proprio da quella oscura foresta, il desiderio di Agatha di rivedere il suo principe e la decisione degli Anziani di sacrificare Sophie.

Dopodiché ho un enorme calderone di ricordi frammentati e confusi che comprendono l’Accademia stravolta, dove le due torri del Bene e del Male si sono trasformate nelle torri delle Femmine e dei Maschi, poi Sophie che con un incantesimo diventa un uomo e infine il Gran Maestro che tenta di uccidere Tedros ma non ci riesce perché proprio all’ultimo istante lui ed Agatha scompaiono per magia.

Perdonatemi, cari lettori, per queste mie mancanze ma, davvero, credo siano passati anni da quanto ho letto Un mondo senza eroi. Per tanto vi invito, se leggete queste righe, a rinfrescarmi la memoria 😉

Ma veniamo a noi: L’accademia del Bene e del Male – l’ultimo lieto fine

Agatha e Tedros sono a Gavaldon, ma il lieto fine della spettinata e scontrosa principessa non è proprio lieto come se lo aspettava.

I cittadini hanno giurato di uccidere le due ragazze, qualora si fossero mai rifatte vedere. Ecco perché l’aitante figlio di Artù e la sua futura consorte vivono segregati nell’ormai nota casetta al confine con il cimitero di Gavaldon.

D’altro canto, Sophie non sta granché meglio: ancora non sa se il Gran Maestro è il suo vero amore o meno. Quanta fatica ci fa fare, a noi lettori, ‘sta ragazza!

Ma al di là di questi problemucci c’è qualcosa di molto più grande all’orizzonte: il sole si sta spegnendo! Il Narrastorie si è fermato sulla storia di Sophie ed Agatha e sembra ben intenzionato a non muoversi. Il problema è che, se lui non scrive, il mondo delle Fiabe muore. Roba da nulla, insomma.

L’oscurità del mondo

Come ho detto era tanto non mi immergevo nuovamente nel mondo di Soman Chainani e devo dire che è stato meraviglioso tuffarsi nuovamente tra le pagine di quest’avventura.

Innanzi tutto, come dico sempre, L’accademia del Bene e del Male è una serie che TUTTI gli amanti dei grandi classici dovrebbero leggere. Anche se, ne L’ultimo lieto fine, i vecchi eroi con cui molte generazioni sono cresciute se la vedono davvero brutta.

Il Gran Maestro ha risvegliato i Grandi Cattivi: il Lupo di Cappuccetto, Capitan Uncino, la Matrigna di Cenerentola e così via. Adesso, tutti loro hanno la possibilità di riscrivere la propria Fiaba… uccidendo gli eroi.

Insomma, devo ammettere che questo volume de L’accademia del Bene e del Male segna un punto di svolta per le nostre giovani protagoniste. Se prima la preoccupazione principale era quella di trovare il proprio lieto fine con – o senza – un principe, adesso la vita le pone davanti a eventi ben più rilevanti, alla vita e, soprattutto, alla morte.

Devo ammettere che ho apprezzato molto più Agatha che Sophie. Nonostante entrambe siano ancora molto immature – ma insomma, sono delle adolescenti! – Agatha comprende le priorità di questo mondo, l’importanza di distruggere il Gran Maestro. Sophie, invece, pensa al suo lieto fine.

Però mi trovo anche a fare un’osservazione: è così che devono essere le protagoniste. Agatha, della scuola del Bene, altruista e gentile, Sophie, della scuola del Male, egoista e insensibile.

Per questo ho amato moltissimo L’accademia del Bene e del Male – L’ultimo lieto fine, perché i personaggi sono perfettamente in linea con ciò che sono chiamati a rappresentare.

Ma non è solo questo il motivo per cui adoro questa serie. Infatti, nonostante le differenze tra Bene e Male, o tra Maschi e Femmine, gli studenti dell’Accademia finiscono sempre con il mescolare le carte, dimostrando che la vita non è solo bianca e nera, ma è fatta di una grande scala di grigi che sta nel mezzo.

Perché leggere l’Accademia del Bene e del Male, quindi?

Be’, in primis perché ci sono i personaggi delle Fiabe più famose e a tutti viene dato un background. Una storia, una vita al di là “del grande schermo”.

In secondo luogo, perché insegna che la nostra vita è ricca, anzi ricchissima, di sfaccettature e che nessuno è totalmente buono o totalmente cattivo. Tutti hanno una storia, tutti hanno bisogno di essere ascoltati e compresi.

Ah, infine… Se non avete letto il libro non leggete sotto perché contiene spoiler!

Vi rivolgo una domanda: se il Narrastorie si è impuntato e non vuole più scrivere se non finisce la storia di Agatha e Sophie, perché a suo tempo, quando scriveva la storia della mamma di Agatha, non si è fermato lo stesso ma ha semplicemente abbandonato la cosa?

Ho varie teorie a riguardo ma tutte senza fondamenti certi. Se vi va, parliamone insieme! 😉

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