Una finestra sul mare – Corina Bomann – Giunti

Una finestra sul mare – Corina Bomann – Giunti
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Nessuna farfalla nello stomaco per “una finestra sul mare”, il nuovo romanzo di Corina Bomann. Vi spiego perché:

Una finestra sul mare.

La storia si muove su due piani temporali molto diversi tra loro.

Tutto comincia con la giovane Kim che, distrutta dal dolore causato dalla morte del fidanzato si dirige a Land’s End, in Cornovaglia, con l’intento di togliersi la vita. La sua sembra una decisione affrettata e avrà modo di rivalutarla numerose volte durante il suo soggiorno nella piccola cittadina. Proprio prima di compiere il salto nel vuoto da un’alta scogliera, la ragazza viene salvata da Janet, una simpatica e dolce nonnina. E’ proprio quest’ultima che dona a Kim un vecchio diario sperando che esso possa aiutarla.

<<Ho una cosa per te>> annunciò Janet, posando un libro sul letto.
A giudicare dal colore sbiadito della copertina di pelle, doveva essere molto vecchio. Le pagine erano ondulate, come se fosse finito in acqua e poi messo ad asciugare davanti al camino. Kim lo aprì e rimase stupita nel vedere una pagina riempita da una grafia sottile. Era un diario? A chi era appartenuto?
<<Questo libro è una voce>> spiegò Janet. <<Appartiene alla mia famiglia fin da quanto i miei antenati si stabilirono a Land’s End.>>
<<Cosa vi troverò?>> chiese Kim.
<<Tutto quello che vuoi>> rispose Janet, allontanandosi.

Con il diario si sviluppa il secondo piano temporale, ambientato nella Cornovaglia del 1813. Leandra è una giovane donna rimasta muta in seguito ad un incidente che viene data in sposa ad un ricco mercante dai tratti misteriosi e macabri. Il diario è  la sua voce e la sua testimonianza di una forte storia d’amore.

Le vite delle tre donne si fondono in un legame indissolubile. Potrà la giovane Kim trovare conforto dalle parole di Leandra? E quest’ultima in che modo è legata a Janet, ultima guardiana del faro di Land’s End?

Corina Bomann. 

Corina Bomann è una scrittrice tedesca di grane successo. Classe 1974, da quando ha imparato a leggere non ha mai smesso ed è diventata un’autrice di bestseller internazionale. Ha cominciato a scrivere da giovanissima, partendo con racconti brevi che poi, grazie all’immaginazione che i viaggi in autobus le risvegliavano, si sono tramutati ben presto in romanzi.

Ha cominciato la carriera da odontoiatra ma l’ha abbandonata quando la sua passione per la scrittura ha prevalso e nel ’99 ha pubblicato la sua prima storia breve.

Attualmente vive in una piccola cittadina tedesca insieme alla famiglia.

Personalmente…

Il libro scorre benissimo, Corina Bomann incanta con le sue parole, specialmente le descrizioni.

Partiamo da queste. Paesaggi magnifici! Mi sembrava di essere davvero in Cornovaglia, in cima alla scogliera insieme a Kim, o nella caverna di Leandra e Christian. Bellissime, veramente. Paesaggi pieni di passione, di colore, di emozioni; davvero fantastici. Leggendo “Una finestra sul mare” su percepisce un grande amore per questi scenari, che l’autrice ha confermato in svariate interviste.

Per tutta risposta però le descrizioni di alcuni personaggi risultano un poco piatte. Janet è una donna eccezionale, lo si capisce subito. Così come si riesce ad avvertire l’attaccamento personale che la Bomann nutre per questo personaggio. Lo stesso discorso vale per Leandra. Nonostante sia uno spettro del passato i cui ricordi riaffiorano solo tramite le pagine del diario, ci si rende conto di moltissime sfaccettature del proprio carattere che per esempio non sono visibili per Dan. Il nipote marinaio dell’anziana Janet è interessante, lo si percepisce. Sappiamo che passa gran parte della sua vita in mare e che è orfano di entrambi i genitori ma non si sviluppa durante la storia. A me personalmente è piaciuto, perché l’ho trovato tenero e adorabile ma sono sicura che aveva molto di più da raccontare!

Lettura estiva ma con sottotesto.

“Una finestra sul mare” può sembrare il classico romanzo rosa da leggere sotto l’ombrellone, ma questo non è del tutto esatto. Infatti tratta argomenti seri e profondi come la malattia, il suicidio e il lutto. Apprezzo molto come Corina Bomann ha parlato di questi aspetti così delicati riuscendo a descriverli a pieno. Forse, dal mio punto di vista, questo ha condizionato il giudizio complessivo del libro, perché sia la morte di Jake, che la disperazione di Kim, e la malattia, hanno reso un po’ troppo triste l’intero racconto.

Altro dettaglio che ho apprezzato molto sono i dettagli del diario di Leandra. La sua vita è descritta in maniera impeccabile e offre numerose riflessioni. Per esempio la condizione sociale delle donne nel 1800; la convinzione che fosse normale ubbidire al proprio marito o non avere voce in capitolo su certi argomenti. Ma essendo un diario, esso riporta i pensieri intimi della ragazza, che mi hanno fatto domandare se all’epoca tutte le giovani donne la pensassero come lei. Parlando del marito, Leandra si confida così:

Anche se volessi, non potrei opporre alcuna resistenza. Cerco di ripetere a me stessa che è normale, che Dio non ha voluto che alle donne piacesse tutto questo, ma il terrore mi paralizza.

E in conclusione?

In conclusione io consiglio questo libro. La mia valutazione essenzialmente si basa sul fatto che, come già detto, i temi trattati hanno reso un po’ triste il tutto e sul fatto che secondo me aveva potenzialità maggiori. Si tratta comunque di una lettura tranquilla, estiva, che comunque riesce a stupire. Anzi, ho molto amato come si conclude il diario di Leandra! Ed inoltre mi sono appuntata Land’s End come tappa qualora mi dirigessi oltre Manica!

 

Info Generali: Una finestra sul mare

Titolo originale: Ein Zimmer über dem Meer

Autore: Corina Bomann http://www.giunti.it/autori/corina-bomann/

Tradotto da Rachele Salerno

Editore: http://www.giunti.it/libri/narrativa/una-finestra-sul-mare/

Prima edizione: Luglio 2017

Collana: http://www.giunti.it/editori/giunti/a/

 

 

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