Un regalo sotto la neve
Newton Compton
Si dice che dietro ogni grande uomo ci sia sempre una grande donna. In effetti dietro tutti i personaggi più in vista di Londra c'è lei: Alex Hyde, consulente per il business delle eccellenze. È lei la donna a cui gli uomini più potenti della City si rivolgono quando hanno bisogno di una strategia per affrontare i momenti di stress. Quando le viene offerta una somma incredibile per rimettere in carreggiata il rampollo della famiglia proprietaria di una grande compagnia di whisky scozzese, Alex accetta senza esitazioni: è lavoro, potrebbe farlo anche a occhi chiusi. E invece... Nessuno degli uomini che ha affiancato è minimamente paragonabile a Lochlan Farquhar. L'erede delle distillerie Kentallen, infatti, non è abituato a sentirsi dire no. È un ribelle, e Alex deve trovare il modo di entrare nella sua testa, se non vuole che metta l'impresa di famiglia in ginocchio. Ma più si impegna per evitare il disastro, e più si rende conto che, per la prima volta nella sua vita, non è lei ad avere il controllo sulla situazione. E non è sicura che le dispiaccia.
In una Scozia gelida si mescolano storie di dolore e di coraggio. Il passato si intreccia al presente con ricordi dolceamari. Tutto questo è “Un regalo sotto la neve“, di Karen Swan, una delle regine delle narrativa romantica.
Incredibilmente magnetico
“Un regalo sotto la neve” ci regala una storia davvero ingarbugliata. Come sempre nei romanzi della Swan, abbiamo una storia vecchia che si mescola indissolubilmente a quella nuova. In questo caso, però, il racconto passato risulta più marginale e ammetto che sarebbe stato bello approfondirlo anche se, con il senno di poi, il mistero che aleggia sui personaggi vecchi è perfettamente in linea con quello dei personaggi nuovi.
Un romanzo straordinario in cui niente è come sembra. “Un regalo sotto la neve” è uno dei pochi libri che è riuscito a farmi fare le due di notte perché dovevo assolutamente finirlo. È stato incredibile perché fin da subito la Swan non fa che mescolare le carte in tavola e confondere il lettore, e questo è davvero bello in un genere di libri che comunque, si sa, hanno un lieto fine che spesso può risultare scontato fin da principio.
Sono molte le cose che ho apprezzato particolarmente di “Un regalo sotto la neve”. A partire dai personaggi principali, Alex e Lochlan, entrambi pieni di scheletri nell’armadio così spaventosi da condizionarli costantemente nella loro vita. Il mistero che aleggia sul loro passato, soprattutto in quello di Alex, tiene incollato il lettore pagina dopo pagina, stimolandolo nella ricerca di millemila possibili scenari.
Dalla guerra al Whisky
Altro fattore che personalmente apprezzo in maniera deliziosa di questo genere di romanzi è che, al di là della relazione tra i personaggi, c’è una ricerca storica concreta. Ne “Un regalo sotto la neve” si fa riferimento alla Prima Guerra Mondiale, alla vita in Scozia durante quel periodo e a… be’, a cosa accadeva se ci si metteva di mezzo l’amore. Ma non solo, perché come ho già detto la storia vecchia in questo caso è stata un pochino messa da parte.
L’altra cosa che mi ha affascinato tantissimo è la produzione del whisky. Ero totalmente ignorante sull’argomento e scoprire questo mondo è stato davvero qualcosa di magico. Mi ha stregato l’ambiente, la cultura, la storia di un prodotto assolutamente non scontato.
⭐⭐⭐⭐
Insomma, “Un regalo sotto la neve” è un libro assolutamente da non perdere. Brioso e dirompente come i protagonisti che, ve ne accorgerete, sono due belle gatte da pelare!
Bacissimi,
Vostra Jay❤️
