TALK ABOUT… Oliver SACKS

TALK ABOUT… Oliver SACKS
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Ciao bellissimi!

Oggi un articolo un pò particolare, vi vorrei parlare di un autore che autore in realtà non è, infatti è o meglio era un medico, ma per spiegare meglio vi metto la biografia presa dal web:

Oliver Wolf Sacks è stato medico, chimico, scrittore e accademico britannico, dal 2012 docente di neurologia alla New York university school of medicine. Tra il 2007 e il 2012 è stato docente di neurologia e psichiatria alla Columbia University. Precedentemente aveva trascorso diversi anni nella Albert Einstein College of Medicine della Yeshiva university di New York ed era stato professore esterno all’ Università di Warwick nel Regno Unito. Sacks nacque il 9 luglio del 1933 a Londra, il più giovane di quattro fratelli, il padre Samuel Sacks, morto nel giugno del 1990, era un dottore in medicina interna e sua madre Muriel Elsie Landau fu una tra i primi chirurghi donna in InghilterraFinita la guerra Oliver lasciò il suo vecchio collegio per iniziare a frequentare la St. Paul School a Londra. In questo periodo, come viene ricordato nella sua biografia Zio Tungsteno egli sviluppò un forte interesse per la chimica che durò per tutta la vita. Giunto il momento della scelta del suo futuro professionale, fu fortemente influenzato dai suoi genitori che lo portarono a propendere per la medicina. Entrò così al Queen’s College a Oxford, dove conseguì il Bachelor of art nel 1954. Presso la stessa università, nel 1958, si laureò in Medicina e Chirurgia. Sacks in seguito lasciò l’Inghilterra per trasferirsi prima in Canada e poi negli Stati Uniti per favorire gli sviluppi della propria carriera. Divenuto un celebre neurologo, ottenne un posto di lavoro al Mt Zion hospital di San Francisco e all’ Università della California (UCLA). Sacks si trasferì a New York, dove ha vissuto e praticato neurologia dal 1965 nel Beth Abraham Hospital, nel Bronx. Qui Sacks lavorò con un gruppo dei sopravvissuti all’ encefalite letargica del 1920. Questi pazienti e i trattamenti a cui il nostro li sottoponeva sono alla base del suo libro Risvegli. Fin dal suo arrivo negli Stati Uniti, Sacks prestò servizio come neurologo presso diverse case di riposo nella città di New York, gestite dalle piccole sorelle dei poveri, e dal 1966 al 1991 fu consulente neurologico presso lo Psychiatric Center nel Bronx. Sono di questi anni anche le sperimentazioni di Sacks con l’LSD. Nel 2012 è tornato però nella New York University School of medicine, prestando servizio sia come professore di neurologia sia come consulente neurologico al centro per l’epilessia di New York . Il lavoro di Sacks al Beth Abraham ha aiutato la fondazione a trovare il luogo dove è stato costruito l’institute of Music and Neurologic Function (IMNF), del quale Sacks è stato consulente medico. L’istituto lo onorò nel 2000 assegnandogli il primo Music Has Power Award, premio che Sacks riottenne nel 2006 per celebrare “i suoi 40 anni di servizio al Beth Abraham e per il suo grande contributo a supporto alla music therapy e all’effetto che la musica provoca al cervello umano. Durante la sua vita Sacks ha sofferto di prosopagnosia, malattia che causa difficoltà nel riconoscere i visi delle persone. Sacks ha spesso parlato pubblicamente delle sue patologie, anche di quelle più particolari. Nel dicembre del 2010, ad esempio, ha descritto come perse la visione binoculare l’anno precedente a causa di un tumore maligno che ha colpito il suo occhio destro. Questa perdita viene descritta anche nel suo libro l’occhio della mente, pubblicato nell’ottobre del 2010. Sacks non si è sposato attribuendone le ragioni alla timidezza, che inquadra come una patologia. Solo nel 2015, mediante la sua autobiografia On the Move: A Life dichiarò di essere omosessuale. Un anno dopo la pubblicazione di risvegli, Sacks è stato protagonista di un pericoloso incidente durante una scalata in solitaria in cui, fortunatamente, riportò solamente la rottura di una gamba. Durante il suo periodo all’UCLA Sacks sperimentò varie droghe su sé stesso, descrivendone gli effetti in un articolo pubblicato nel 2012 dal The New Yorker e nel suo libro “Allucinazioni” del 2012. Durante uno di questi esperimenti con l’anfetamina lesse un libro del XIX secolo di Edward Liveing e le emozioni provate durante questa lettura lo convinsero a registrare e pubblicare le sue osservazioni sulle stranezze e le patologie neurologiche. Nel febbraio 2015 rivelò di essere malato terminale di cancro al fegato e che gli rimanevano pochi mesi di vita. Sacks è morto nella sua casa di Manhattan a New York il 30 agosto 2015.”

Che dire, io sono inciampata in un suo libro per lo sconto del 25% di Adelphi, me ne sono completamente innamorata tanto da cercare tutta la sua bibliografia, vi metto sotto le sue opere:

  • Emicrania
  • Risvegli
  • Su una gamba sola
  • L’uomo che scambiò sua moglie per un cappello
  • Vedere voci, un viaggio nel mondo dei sordi
  • Un antropologo su Marte, racconti paradossali
  • L’isola dei senza colore
  • Zio Tungsteno, ricordi di un’infanzia chimica
  • Diario di Oaxaca
  • Musicofilia, racconti sulla musica e il cervello
  • L’occhio della mente
  • Allucinazioni 
  • In movimento 
  • Gratitudine
  • Il fiume della coscienza
  • Mente e cervello.

E’ inutile dire che se mi amate tanto potete regalarmi uno di questi libri vero??? 😂😂

Io ho letto come primo libro “l’uomo che scambiò sua moglie per un cappello”, è suddiviso in sezioni a seconda delle patologie trattate, sono rispettivamente:

  • perdite: in questa prima sezione, il dottor Sacks descrive una serie di sindromi neurologiche accomunate dal fatto di derivare da deficit funzionali di una qualche regione encefalici.
  • Eccessi: prende in considerazione una serie di patologie che la lesione ha prodotto, invece che un deficit di quella specifica funzione, una sua esagerazione. In questi capitoli l’autore tende a dimostrare come anche uno stato di eccessiva iperattività possa essere tragico e lacerante per il soggetto, che può tendere ad identificare questa pericolosa energia con la sua stessa essenza .
  • Trasporti: Sacks descrive delle patologie che si manifestano come «reminiscenza, l’alterazione della percezione, dell’immaginazione, del «sogno». I “trasporti” sono manifestazioni di patologie cerebrali accompagnate da un’intensa carica emotiva, che hanno un significato tutto personale per ognuno dei malati, ed il cui significato neurologico si mescola con una componente psichica molto profonda.
  • Il mondo dei semplici: quelle persone che, come gli autistici, hanno un modo particolare di comunicare con il mondo esterno. Qui siamo messi davanti alle emozioni di queste persone che vivono in un mondo tutto loro.

La cosa meravigliosa di Sacks è che non parla dei suoi pazienti come “diversi” o come presa in giro, ma sempre con rispetto e fa capire per ognuno di loro la causa del problema e in tutti mette in risalto il lato umano.

Ora ho in lettura l’occhio della mente, bellissimo come mi aspettavo!

Bene lettori spero di avervi intrattenuto e incuriosito!!

Alla prossima, baci la vostra

 

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