Piccoli lettori crescono: Pollyanna -Eleanor Porter

Piccoli lettori crescono: Pollyanna -Eleanor Porter
Reading Time: 3 minutes
Pollyanna
Eleanor Porter
Romanzo per ragazzi
1913

Pollyanna Whittier, bambina di undici anni figlia di un pastore in una chiesa anglicana, rimane orfana di entrambi i genitori e per questo va a vivere dalla zia Polly, una donna molto rigida e austera che accetta di prendere la bambina solo per rispettare i suoi doveri.

Ben ritrovati cari lettori e buon lunedì!

Come è iniziata la vostra settimana? Dai, questa è corta, abbiamo il mercoledì di festa! Anzi io giovedì sarò a Firenze ad incontrare due del manicomio delle lettrici, quindi sono molto felice! Oggi, comunque, tornerò a parlare di libri per ragazzi ed in particolare di uno che ho letto alle elementari: Pollyanna. 

C’è un aneddoto buffo dietro a questo libro e al perché non ne avessi ancora parlato. Giorni fa, cercando la coperta più leggera da mettere sul letto, ho frugato in un armadio ed è saltato fuori questo libro. Ho pensato “ma… questo di chi è?”. E poi ho ricordato. La mia maestra di italiano me lo aveva prestato per leggerlo ed io, evidentemente, non gliel’ho più restituito dopo aver finito la scuola e lo avevo anche cancellato dalla memoria! Scusa, maestra, penso che ormai sia diventato mio! 😅

Pollyanna

Pollyanna è un romanzo per bambini pubblicato dalla scrittrice statunitense Eleanor Hodgman Porter nel 1913. La storia narra di una bambina, appunto Pollyanna, che resta senza i genitori e per questo viene affidata alla zia Polly, una donna spigolosa e irascibile che dimostra da subito la sua severità. Ricordo che trovavo confusionario il fatto che la protagonista si chiamasse Pollyanna e la zia Polly! 

Il romanzo avrà un seguito ufficiale, Pollyanna cresce, e molti seguiti scritti da altri autori ma non autorizzati dalla Porter. Io ricordo molto bene invece l’anime che davano su italia 1, tra l’altro molto fedele al libro! Era il periodo delle storie un po’ tristi di bambine orfane ma molto ottimiste, come Heidi, Anna dai capelli rossi, Papà Gambalunga, Lovely Sara e Pollyanna! Da piccola, pensavo si somigliassero un po’ tutti, almeno in parte… 

La trama!

Pollyanna rimane orfana di madre e resta a vivere col padre, pastore nella chiesa del paese. Lui le insegna il “gioco della felicità” ,grazie al quale la piccola riesce ad affrontare ogni problema con ottimismo. Un giorno, però, perde anche il padre e si ritrova da sola. La zia materna, Polly, la prende con sé quasi per obbligo, visto che non frequentava la sorella da molto tempo. Pollyanna, dal carattere gioioso e perennemente ottimista, comincia la sua nuova vita con la zia arcigna, irascibile e acida. Ma lei non si fa minimamente intimorire dal comportamento di sua zia.

L’ottimismo della bambina riscalda i cuori di tutto il paesino in cui si è trasferita, compresi quelli delle persone più antipatiche e chiuse. Anche la zia quindi, piano piano, si ammorbidisce grazie a lei. La nipote le insegna anche il gioco della felicità, col quale si riesce a vedere sempre il lato positivo di qualsiasi situazione. Pollyanna stringe amicizia con un bambino trovatello ed è amata da tutto il villaggio.

Un giorno però, a causa di un incidente, Pollyanna finisce allettata, perdendo l’uso delle gambe. Nonostante ciò, il suo ottimismo non diminuisce, anche se potrebbe non camminare più. Il medico che la prende in cura fino a farla guarire è nientemeno che l’ex fidanzato della zia. Tra i due c’è un riavvicinamento e tutto finisce bene, Pollyanna ha di nuovo una famiglia e una casa, ma… Il dottore muore e zia e nipote si ritrovano sole, nuovamente, ma almeno sono unite e si vogliono bene.

Ottimismo

Ecco, sì, allora rimasi abbastanza scossa da tutte queste tragedie! Insomma, da un libro per bambini (consigliato dagli 8 anni in su) mi aspettavo cose allegre e pucciose, invece… Ero piccola e non amavo ancora le cose tristi come adesso! 

Comunque, mi sono sempre chiesta se sia davvero possibile vedere sempre il lato positivo delle cose. A me risulta difficile, in generale, essendo una pessimista cronica. Ultimamente mi sto sforzando di vedere il bicchiere mezzo pieno, di pensare positivo, ma mi sembra proprio di andare contro la mia natura. La protagonista di questo libro, invece, non si perde mai d’animo, anche quando le capitano le cose più brutte, un po’ come fa la Cenerentola della Disney, o Biancaneve… 

Ed è questo che apprezzo di Pollyanna. Se da piccoli non lo avete letto, dovreste rimediare adesso, soprattutto se come me tendete a vedere tutto nero! È una boccata di positività che non fa mai male. Se invece lo avete letto beh, il mio consiglio è di tenerlo vicino e di rileggerlo ogni tanto, cosa che probabilmente farò anche io.

Un articolo abbastanza breve, ma spero vi abbia convinto a leggere questo capolavoro per l’infanzia!

Un saluto a tutti!

4,0 / 5
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4 Comments

  1. Emy

    Ma il fidanzato della zia muore? Perché io non lo ricordo??

    • BooksRoom

      Sì! Pollyanna ha un incidente ma sopravvive, lui invece muore, ma a quanto pare succede nel seguito. Devo aver confuso il cartone col libro!

    • BooksRoom

      Sìì ma quelle povere protagoniste erano tutte un po’ sfigatelle!

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