Per dieci minuti
Feltrinelli
2013
Tutto quello con cui Chiara era abituata a identificare la sua vita non esiste più. Perché, a volte, capita. Capita che il tuo compagno di sempre ti abbandoni. Che tu debba lasciare la casa in cui sei cresciuto. Che il tuo lavoro venga affidato a un altro. Che cosa si fa, allora? Rudolf Steiner non ha dubbi: si gioca. Chiara non ha niente da perdere, e ci prova.
“Dieci minuti fuori dai soliti schemi. Dieci minuti per smettere di avere paura…e tornare a vivere”
Chiara Gamberale, con questo libro, prova a insegnare a chi ha subito una grande delusione d’amore, come si possa ricominciare dal punto dove ci eravamo fermati accogliendo realtà impreviste e imprevedibili.
Il libro è del 2013 e racconta la storia di Chiara, momentaneamente messa in “stand-by” dal marito che ha bisogno di riflettere sulla sua vita e sul loro matrimonio, lontano da lei e da tutto ciò che hanno condiviso fino a quel momento. A Chiara resta una sola cosa da fare, affidarsi all’intuito della sua analista per riprendersi ciò che le appartiene: la sua vita. Comincia quindi un “gioco” che si ispira alle teorie di Rudolf Steiner e che la porta, nell’arco di un mese, a prendersi dieci minuti al giorno per fare una cosa che non ha mai fatto. Chiara si iscrive in palestra, frequenta una manicure e la casa del Ricamo, dove “una vecchia con gli occhiali trifocali e la montatura di tartaruga” le insegna il punto croce. “È come se accendessero una qualche corrente, questi dieci minuti” dice Chiara “ho la sensazione che ogni giorno trasmetta a quello che viene dopo una specie di possibilità”.
Così giorno dopo giorno, attraverso il gioco dei dieci minuti, Chiara prende coscienza e capisce che “i nostri schemi emotivi e mentali da cui l’inconscio si sente protetto e che consideriamo i confini della nostra identità, si rivelino in realtà dei limiti”.
Mentre ognuno di noi si rifugia nel suo mondo, quello che dà sicurezza per intenderci, dove finisce il resto del mondo?
“Da quando la mia vita è vuota…non mi ero mai accorta che fosse così piena” finirà per dire Chiara a se stessa e ancora: “Quando l’amore c’è, parli di una sola persona con tutte le altre; quando entra in crisi, parli con tutte le altre di una sola persona: l’unica con cui a parlare, non riesci più”
Chiara Gamberale, con queste pagine, aiuta a riscoprirci “vivi” seppur da soli, annaspando nel mare delle certezze che finiscono per renderci prigionieri di noi stessi ,nell’intento di abdicare a nuove possibilità che spesso si nascondono dietro l’angolo.
Il libro si chiude con una bellissima riflessione:
“C’è una cosa soltanto che non può venirci dietro, che non possiamo ingannare. Questa cosa è il tempo..che è pochissimo se siamo felici ed è tantissimo invece se siamo disperati. Comunque sia il tempo sta lì, con una lunga estenuante serie di dieci minuti a disposizione.”
Un saluto!
