La Biblioteca dei Morti – Glenn Cooper – TEA

La Biblioteca dei Morti – Glenn Cooper – TEA
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Dal Rosa al Giallo.

Questo fine settimana stavo spolverando i miei numerosi libri quando mi sono ritrovata di fronte ad un volume di Gleen Cooper, così mi sono detta “perché no?”. Amo il genere romantico ma ogni tanto ci vuole qualche distrazione no? Ecco, penso che i romanzi di questo autore siano l’ideale. Misteri, intrighi, azione e un leggerissimo pizzico di sentimenti. Siccome ho la mania di cominciare le cose dal principio sono andata a comprarmi La Biblioteca dei Morti,  di cui ho intenzione di parlarvi oggi.

La Biblioteca dei Morti.

Will Piper è uno dei migliori agenti dell’FBI ormai prossimo al pensionamento. Da giovane è stato uno spietato cacciatore di serial killer diventando famoso in tutta New York, ma adesso vuole solo arrivare alla fine della sua carriera, ritirarsi possibilmente lontano da quella città che non gli appartiene e vivere finalmente in pace e serenità.

Uno strano scherzo del destino lo porta a lavorare al caso di un nuovo serial killer che semina il panico tra le strade della città. Doomsday, il nome che gli agenti gli hanno affibbiato, sembra scegliere le sue vittime totalmente a caso. L’unico collegamento è una misteriosa cartolina con su disegnata una bara che tutti ricevono il giorno prima di morire.

Il 7 Luglio 777, a Vectis è nato un bambino. Settimo figlio di un settimo figlio. Ben presto i monaci dell’isola si resero conto dell’immenso potere del ragazzo. Scriveva ininterrottamente, giorno e notte, senza distrazione alcuna. Il mistero del giovane dai capelli rossicci e gli occhi spenti si è protratto nel tempo, fino ai giorni nostri.

Come può, un ragazzo nato nel 777 essere legato al serial killer che uccide nel 2009? E soprattutto, come possono essere entrambi legati alla famosa Area 51?

Glenn Cooper.

Nato nel 1953 a White Plains è uno scrittore, medico, archeologo, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense.

Laureato dapprima in archeologia e poi in medicina, aveva davanti a se una brillante carriera come medico dalla quale però decise di ritirarsi cimentandosi nel campo delle biotecnologie. Cooper ha iniziato a scrivere negli anni novanta; è stato citato per aver detto di aver sempre trovato che la scrittura portasse equilibrio nella sua vita, mescolando il rigore della sua occupazione scientifica al suo lato creativo.

Ha presentato il manoscritto de La Biblioteca dei Morti a ben 66 agenti letterari e 65 rifiutarono prima che un solo agente letterario decidesse di rappresentarlo. Il romanzo è stato successivamente pubblicato e tradotto in altri 31 paesi. La Biblioteca dei Morti, insieme agli altri sei libri scritti da Cooper, è diventato best-seller internazionale.

I romanzi di Cooper sono spesso radicati in eventi storici del passato. Inoltre, egli sceglie spesso di scrivere riguardo a luoghi e persone realmente esistiti. Cooper ha affermato di “leggere 250-300 libri o parte di essi” per ogni romanzo che scrive. In più, ognuno dei suoi libri fa luce su grandi tematiche filosofiche. I suoi libri esplorano generalmente tematiche relative al destino e alla predestinazione, alla natura del male, alla concezione della vita nell’aldilà e all’interfaccia tra scienza e fede.

Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Glenn_Cooper

Full immersion.

Onestamente non mi ricordavo che i romanzi di Glenn Cooper fossero così incasinati. ^^”

La trama è fantastica, davvero interessante e affascinante. Glenn Cooper riesce a intrecciare finemente luoghi e storie in maniera eccezionale. E non solo, perché riesce a mescolare più generi contemporaneamente.

Ci sono tre archi narrativi differenti: la storia antica – chiamiamola così – che racconta la nascita di Octavius e del suo potere; la storia di mezzo, post seconda guerra mondiale, durante la quale viene scoperta la Biblioteca; e infine la storia attuale, di Will Piper e Nancy Lipinski. Per ogni differente linea temporale ci sono personaggi perfettamente approfonditi e luoghi descritti talmente bene che è possibile vederli. Il rischio in un lavoro tanto complesso è di fare confusione e di metterne anche al lettore. Invece Glenn Cooper è davvero fantastico.

Sinceramente all’inizio ho avuto delle difficoltà a seguire il filo proprio perché ci sono un sacco di personaggi. Ma una volta superato lo scoglio il libro scorre che è una meraviglia. La Biblioteca dei Morti è il primo capitolo di una trilogia e come tale, soprattutto nella prima parte risulta molto calmo. Vengono introdotti molti personaggi e le loro rispettive storie, vengono descritti (magnificamente) ambienti completamente diversi tra loro, come l’Area 51, Vectis, il rifugio segreto di Churchill e ovviamente, New York. Nessuno di questi luoghi è stato sminuito, sia che facesse parte della storia principale, o che semplicemente l’appoggiasse.

Dalla seconda parte in poi però partono i colpi di scena, uno dietro l’altro ed è veramente un divertimento leggerlo!!

Will & Co.

Will è un agente dell’FBI ormai prossimo al pensionamento. Se dovessi descriverlo con una frase mi verrebbe da dire “non ha più voglia.”

Ed è così. Perché Will non ha più voglia di lavorare, ha perso la passione giovanile che lo ha portato a diventare celebre per la cattura di famosi serial killer. Adesso vuole solo arrivare alla pensione e tante grazie. Allo stesso modo non ha voglia di impegnarsi in nessuna relazione, visto i disastrosi precedenti. Va avanti per inerzia finché non viene assegnato al caso Doomsday, il nuovo serial killer che colpisce persone senza un apparente collegamento.

Il caso gli conferirà di nuovo la voglia di andare avanti, e non sarà solo. Infatti dovrà lavorare con l’agente Nancy Lipinski, che lo aiuterà a ritrovare la forza necessaria per vivere.

Will è un personaggio per cui ho provato subito un profondo affetto, arrivando a pregare pagina per pagina che non morisse -un po’ in stile Trono di Spade-.

Tutte le storie vengono raccontate a 360 gradi. Il lettore ha una visuale chiara di chi è il personaggio in questione, con tanto di brevi spaccati sulla sua vita passata, che aiutano a capirne meglio la psicologia. E’ un libro eccezionale perché davvero si ha una conoscenza esterna perfetta di tutto e tutti.

Chiaramente una descrizione esterna dei fatti permette al lettore di conoscere in anticipo chi è l’assassino, ma la scena del colpo di scena cruciale è stata comunque emozionante. Leggere come tutte le tessere del puzzle sono andate al loro giusto posto è stato elettrizzante!

Esiste la casualità?

Domanda che sorge spontanea leggendo La Biblioteca dei Morti. Tutti pensiamo di essere gli artefici del nostro destino ma è davvero così? Se l’agente che lavorava al caso Doomsday non avesse avuto problemi di salute, Will sarebbe rimasto lo stesso. Avrebbe continuato a bere, a presentarsi al lavoro ostentando sobrietà, e avrebbe continuato a compilare documenti fino al giorno della pensione. E’ stato un caso che il caso sia stato passato a lui? Oppure no?

E poi la storia della Biblioteca è veramente affascinante. Già solo considerando che l’Area 51 è una delle curiosità più grandi del globo. Chissà se ci sono veramente gli alieni o qualcosa riguardante la fine del mondo, come in questo caso?

Insomma, La Biblioteca dei Morti  è un primo capitolo con i contro fiocchi. Mi ha fatto ritrovare la smania di avventure e misteri che ultimamente avevo perso! L’obbiettivo è leggermi tutti i libri di Cooper che è un autore davvero fantastico. Spero di farcela, ma nel frattempo, consiglio vivamente questa lettura. E’ un qualcosa di estremamente appassionante, forse un po’ complicato alla partenza ma poi è una continua scarica di adrenalina!

Info Generali: La Biblioteca dei Morti

Titolo originale: Library of the dead (UK); Secret of the Seventh Son (USA)

Autore: Glenn Cooper

Tradotto da Gian Paolo Gasperi

Editore: http://www.tealibri.it/

Collana: I grandi TEA

Prima edizione (I grandi TEA): 2010

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