Chiacchiere #8: La voce nascosta delle pietre.

Chiacchiere #8: La voce nascosta delle pietre.
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La Giulia in corsa… 🚝

Finalmente riprendono le chiacchiere librose!! *batte le mani*
In realtà, devo dirvi che sono molto di corsa. Ieri ho sostenuto un assurdo compito di Geotecnica all’interno del quale mi venivano otto risultati diversi ogni volta che rifacevo lo stesso conto. Anyway, il simpaticone ha giustamente deciso di mettere la correzione del compito lunedì mattina alle 9:00 e gli orali alle 9.30…Alzo le mani per così tanta genialità! 😑

Nonostante questo piccolo problema che mi impone di studiare come una matta senza nemmeno sapere se ho superato lo scritto o meno, mi sono imposta di tornare da voi con un nuovo appuntamento di Spoiler & Chiacchiere. Oggi dunque voglio parlarvi di tutte quelle cose che mi hanno colpito de La voce nascosta delle pietre. 😘

Ovviamente il seguente articolo contiene spoiler, per cui se non avete letto il libro be’…correte a leggerlo e poi tornate qua! 😉😉

Link alla Recensione.

Nonno Pietro.

Indubbiamente LUI. Nonno Pietro è il nonno che tutti vorrebbero, ma non solo il nonno. No, perché per Luna e Leo è stato anche il padre che non hanno mai avuto. Li ha fatti crescere insegnandogli l’amore in tutte le sue forme e per loro è sempre stato un punto di riferimento; è sempre stato il Super Nonno.

Se non lo avessi conosciuto così bene, avrei potuto pensare che stesse per piangere. Ma si sa, i giganti non piangono mai e il nonno ne era il re.

È stato impossibile non amare il suo personaggio fin da subito. Per farvi capire, questa è la sua prima battuta all’interno del romanzo:

<<Eccomi, scusa il ritardo>>, dico sfilandomi la sciarpa.
Il nonno solleva la testa canuta, un guizzo divertito attraversa gli occhi di zaffiro. <<Oh, non preoccuparti, tesoro. La mamma mi ha detto che ti avrebbe accompagnata Giulio: non ti aspettavo prima di domani sera.>>

E niente, io già ridevo. Pietro si mostra fin da subito simpatico, allegro e pieno di vita, nonostante tutto. Come ho già detto nella recensione, ho amato moltissimo La voce nascosta delle pietre, non solo per la storia d’amore tra Leo e Luna, ma anche per l’incredibile affetto che lega i due a Pietro. Un sentimento veramente da far invidia, un legame così profondo che non ha bisogno di parole.

Chiara Parenti, in una piccola intervista riportata alla fine del libro, racconta di essersi ispirata allo zio per il personaggio di Pietro. Che, come lui ha fatto con Luna, l’ha sempre incoraggiata, aiutata e spinta laddove nemmeno lei pensava di arrivare.

Il Destino si chiama Pietro.

Quanto mi ha fatto felice questa cosa! Di cosa sto parlando? Chi ha letto il libro lo avrà già capito e chi non lo ha letto ma ha comunque voluto leggere questo articolo, be’, si fermi immediatamente perché spoilero il finale del libro! 😉😉

Sto parlando di questo incredibile uomo, che ha conosciuto il vero amore e lo ha rivisto nuovamente in due giovani ragazzi, nei suoi diamanti. Li ha visti crescere e innamorarsi. Purtroppo, li ha visto anche separarsi e forse, in un momento buio, anche lui si sarà detto “forse non era destino”, chissà. Fatto sta, che anche lui si era arreso con Leo e Luna, finché dopo tredici anni il Cielo comincia a mandargli nuovi segni.

E allora comincia ad organizzare tante piccole cose, tante piccole tessere che formeranno quel bellissimo e complicato puzzle che è la storia di Luna e Leo. Tutti questi dettagli, ovviamente, li scopriamo solo dopo. Solo dopo la sua morte. Quando scopre la sua malattia, Pietro si rende conto che non ha più nulla da perdere, e c’è un’ultima sfida che deve vincere: vedere nuovamente i suoi diamanti insieme. Comincerà a muovere i fili del destino e sarà lui stesso a farli intrecciare.

<<No, Luna. Lui vi ha solo fatti rincontrare. Tutto il resto lo avete fatto da soli.>>

Come si può non amare un personaggio come lui?

La veste da eroe senza macchia gli cade di dosso e per la prima volta vedo il mio Super Nonno per quello che è davvero. Solo un uomo, con i suoi pregi e i suoi difetti, la purezza del suo cuore e le inclusioni che si nascondono dentro di lui.

 

Chiara Parenti

Chiara Parenti (1980) è nata a Lucca dove vive con il marito, il figlio e due gatti combinaguai. (Quindi già è una persona da amare perché ama i gatti!)
Laureata in Filosofia, è giornalista pubblicista e lavora nell’ambito della comunicazione. Ama disegnare, leggere e viaggiare.
È autrice di tre romanzi ebook per la collana Youfeel di Rizzoli: Tutta colpa del mare (e anche un po’ di un mojito)Con un poco di zucchero e L’importanza di chiamarsi Cristian Grei.

Direttamente dal suo sito web.

Sempre dalla piccola intervista riportata alla fine de La voce nascosta delle pietre, Chiara confessa numerose affinità con Luna. Come lei, infatti, porta un piccolo anello con una pietra di luna che, in qualche modo, le ha cambiato la vita. Inoltre, personalmente mi ero immaginata la Parenti come una vera esperta di pietre. Mi spiego meglio, mentre leggevo La voce nascosta delle pietre pensavo: “cavolo, dev’essere lei stessa una cacciatrice di gemme. Le conosce troppo bene!”

E invece no! Oh meglio, sì, conosce benissimo le pietre ma non è una cacciatrice di gemme come mi ero immaginata io. Pertanto sono rimasta piacevolmente sorpresa perché questo libro dimostra una conoscenza e uno studio a monte veramente profondo. Altro motivo per cui pensavo che Chiara fosse una cacciatrice di gemme, era l’amore che ogni pagina trasuda per questi magici sassolini. Inoltre, ogni capitolo è magistralmente legato ad una particolare pietra e alle sue proprietà.

Le situazioni di Lui & Lei.

(Sì, questo sottotitolo è un Easter Egg! Ditemi che lo conoscete!)

Luna: l’ho amata tantissimo. È una ragazza forte e fragile allo stesso tempo. Riesce a essere coraggiosa senza nemmeno rendersene conto. Tutti vogliono proteggerla perché pensano sia fatta di cristallo ma non lo è: lei è un diamante. Personalmente l’ho ammirata veramente tanto per la sua caparbietà nell’ignorare Leo. Ok, lo ammette pure lei, forse ha un po’ esagerato. Forse, se avesse provato ad ascoltare le scuse del ragazzo non sarebbero passati tredici lunghi anni. Tuttavia, io sono una di quelle persone che si arrabbia, va a letto, fa una bella dormita, e il giorno dopo regala pace e amore a tutti (entro certi limiti eh!), per questo ho apprezzato la sua fermezza di carattere.

Leo: …dalle mie parti si direbbe “ennino”, che vorrebbe dire “poverino” o “piccino”. Quello che voglio dire è che l’ho apprezzato fin dal primo momento. Non credo che il suo personaggio sia stato sviluppato molto. Di lui sappiamo tante cose, è vero, ma ho avuto la sensazione di non saperne abbastanza. Nonostante questo, come ho già detto, ho tifato per lui fin da subito. Appena è entrato nel Cuore di Giada la mia testa ha urlato cose come: “Boom baby!” e “Giulio levati!”

L’universo decide di enfatizzare il momento con il boato di un altro tuono, a squarciare il silenzio glaciale sceso all’improvviso. Che tempismo, caro mio.

Mi è piaciuta tanto la sua storia, le sue disgrazie e il suo non volersi arrendere. Ha combattuto una vita difficile e alla fine ha avuto il suo happy ending. Ha dovuto affrontare mille difficoltà ed è per questo che dico che mi dispiace non saperne di più. Nonostante questo be’, l’altro motivo per cui l’ho apprezzato è il fatto che non si è mai, mai, mai, dimenticato il suo amore per Luna.

E i fidanzati?

Lavinia e Giulio: cosa dire… Be’, nelle più scontate commedie romantiche finirebbe che i due fidanzati scaricati si consolano a vicenda e magari scoprono di trovarsi bene insieme. Qui non lo sappiamo ma me lo auguro per loro. In fin dei conti non erano personaggi cattivi o antipatici solo…la mia io interiore, quella che diventa una iena quando fa partire le ship e gli autori non le avverano, non li voleva. 😂😂

Quando Lavinia se ne esce con la storia della gravidanza ho immaginato subito che fosse una bugia. (Vi sembrerà un cliché ma credetemi, la gente lo fa pure nella realtà…non solo nei libri o nei film!)

Mi spiace, ma sono cattivissima quando si tratta di far mettere insieme i personaggi che voglio io! 😂

Purché finisca bene.

A noi va bene così, no? Dateci qualunque cosa, purché finisca bene! E La voce nascosta delle pietre ha il finale più azzeccato e sì, forse anche più classico, di sempre. Ma a noi piace. Eccome se ci piace.

Gli ultimi capitoli di questo magnifico romanzo me li sono bevuti come una bibita fresca quando d’estate ci sono 40° all’ombra. Non riuscivo a staccarmene e mi ha commosso fino alla fine.

Spero che sia piaciuto anche a voi almeno quanto è piaciuto a me. Fatemi sapere, cari dreamers!
Baci,
G.

/ 5
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