Vita
Cassandra passa l’infanzia girovagando per il mondo, visitando gran parte dell’Europa e solo durante l’adolescenza si stabilisce definitivamente a Los Angeles. Una volta cresciuta entra nel ramo del giornalismo, lavorando per svariate riviste e tabloid tra cui “The Holliwood Reporter” che è tutt’ora una delle riviste più importanti del panorama cinematografico americano.
Nel 2004 comincia a lavorare al suo primo libro della saga Shadowhunters; Città di Ossa, destinato a diventare in breve tempo un New York Besteseller.
Attualmente è sposata con Joshua Lewis con il quale ha scritto “Il Codice”, approfondimento della saga pubblicato nel 2013.
I continui viaggi l’hanno ispirata notevolmente per la stesura delle sue opere. Lei stessa in un’intervista a “La Lettura” -sezione del Corriere della Sera- risalente al 2016, affermò che avrebbe voluto visitare a fondo l’Italia in modo da inserire paesaggi caratteristici nelle sue future opere. Tutt’oggi la sua passione per i viaggi rimane; di fatti spesso organizza “soggiorni di scrittura” con le amiche scrittrici. Inoltre, sempre nell’intervista a “La Lettura” sopracitata, affermò che se non fosse diventata una scrittrice di romanzi fantasy avrebbe tentato la carriera da giornalista di viaggio, così da avere l’occasione di visitare il mondo e raccontare le sue esperienze.
Opere pubblicate.
Per il momento la sua vita è interamente dedicata alla stesura della saga. Ad oggi ha pubblicato più di dieci volumi e le sue idee non sono ancora terminate!
Inizia la saga “Shadowhunters: The Mortal Instrument” nel 2004 con il pilot “Città di Ossa” che appunto riscuote un successo enorme. La saga, inizialmente una trilogia e poi portata ad esalogia, prosegue con i seguenti volumi: “Città di Cenere”,”Città di Vetro”,”Città degli Angeli Caduti”,”Città delle Anime Perdute”,”Città del Fuoco Celeste”.
Questa racconta le avventure di Clary Fray e Jace Wayland.
Ad essa segue in ordine cronologico la trilogia “The Dark Artifices” ancora in corso di pubblicazione che racconta le avventure di Emma Carstairs e Julian Blackthorn. Una sorta di prequel che racconta la storia di alcuni personaggi già citati,quali Tessa, Jem Carstairs e Will Herondale invece ,è la trilogia de “Shadowhunters – Le Origini” pubblicata interamente tra il 2011 e il 2013, in contemporanea con la seconda parte di “The Mortal Instrument”.
Di seguito il link alla recensione di “Shadowhunters- Le Origini: L’Angelo” : http://booksroom.altervista.org/shadowhunters-le-origini-langelo/
Inoltre sono già stati pubblicati degli approfondimenti, tra cui:
“Il Codice”; citato nelle pagine di ogni libro, riporta le regole fondamentali che ogni Shadowhunters deve seguire e note sui Nascosti;
“Pagine Rubate”; cinque storie brevi che approfondiscono e mettono in luce aspetti particolari dei primi sei capitoli;
“Storie di illustri Shadowhunters e abitanti del mondo nascosto”.
Altre pubblicazioni riguardano storie relative a personaggi più o meno secondari, come le “Cronache di Magnus Bane” e le “Cronache dell’Accademia Shadowhunters”, entrambe raccolte di dieci racconti.
Magisterium.
Oltre alla saga “Shadowhunters”, Cassandra Clare ha lavorato, in collaborazione con Holly Black, anche una pentalogia che si concluderà nel 2018. La serie, “Magisterium”, si propone di rivisitare i cliché classici relativi alle “scuole di magia”. Protagonista è Callum “Call” Hunt e le vicende lo interesseranno dai dodici ai diciassette anni. Questo è l’unico progetto finora trattato dalla Clare completamente distaccato dal mondo dei cacciatori di demoni.
Un mondo tutto da esplorare.
Ma come già detto le idee di Cassandra non sono finite! E’ in corso di pubblicazione un’intera trilogia dedicata a Magnus Bane: “The Eldest Curses”. Particolarità rispetto alle altre opere è che sono i primi libri a non rientrare nella categoria young adult ma solo nella adult. Inoltre sono state confermate altre due trilogie: “The Last Hours” che segue le vicende dei cacciatori di “Le Origini” e “The Wicked Powers” che invece seguirà le avventure di “The Dark Artifices”.
Insomma i progetti sono tanti e terranno occupata la Clare per qualche annetto ancora. Lei stessa ha affermato nell’intervista sopracitata, che penserà a cosa fare della sua carriera solo dopo aver finito completamente i racconti relativi a questo magnifico mondo. Chi sa che nel frattempo non le vengano nuove idee sulle quali scrivere?
Adattamenti.
Nel 2013 è uscito il film dal titolo “The Mortal Instrument: City of Bones” con protagonisti Lily Collins e Jamie Campbell Bower nei panni rispettivamente di Calry Fray e Jace Wayland. Il film, ricalcava i passi di “Città di Ossa” ma non riscosse il successo desiderato e la casa produttrice escluse un eventuale sequel.
Dal 2016 invece, è in onda sul canale via cavo “Freeform”, la serie televisiva “Shadowhunters” che al contrario sta riscuotendo un incredibile successo. Katherine McNamara interpreta Clary mentre Dominic Sherwood l’affascinante Jace Wayland.
NOTA BENE -SPOILER- : Mi sono sempre riferita a “Jace Wayland” perché è così che si presenta ne “Città di Ossa”. I lettori dunque sanno che non è un errore ma uno dei tanti passaggi d’identità del povero Jace!
Pensieri da fan.
Personalmente amo tantissimo Cassandra per il suo modo di scrivere. E’ semplice e pratica: le descrizioni sono ricche quel tanto che basta, mai noiose. Si riesce a vedere quello che vedono i personaggi, sentire le voci di ognuno di loro e avvertire tutte le sensazioni che provano.
Mi dispiace per la mia carriera universitaria ma quando comincio uno dei suoi libri non riesco a staccarmi finché non l’ho finito!
Per quanto riguarda il film: io l’ho adorato. Mi era piaciuto particolarmente e l’ho trovato molto più fedele al libro di quanto non sia la serie tv. Ed è proprio grazie al film che ho deciso di cominciare la lettura dei libri (!!)
Per quanto riguarda la serie invece…adoro pure quella! E’ vero che non è fedelissima, ma questo è un pensiero mio, perché io sono una di quelle lettrici pazze che vorrebbero vedere riprodotti sullo schermo tutti i singoli paragrafi dei libri. Probabilmente è stata finalizzata ad un pubblico più “teen” e quindi forse per questo è stata data un’interpretazione più rivisitata rispetto al libro. Nonostante questo la serie è emozionante e (specie per chi come me ha Netflix) non si riesce a smettere di guardare un episodio dietro all’altro.
Quindi concludendo, per chiunque ami il genere fantasy e le storie d’amore, consiglio caldamente tutto quanto! Guardatevi il film e la serie ma soprattutto leggetevi i libri, perché solo leggendoli scoprirete un mondo in 4K che non può essere rappresentato in alcuno schermo.
Riporto il link all’intervista sopracitata a “La Lettura”: http://www.corriere.it/cultura/16_giugno_25/cassandra-clare-shadowhunters-intervista-1888e5ec-3ad3-11e6-a019-901bc4c9f010.shtml
