Captain America: un ideale lungo cent’anni

Captain America:  un ideale lungo cent’anni
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Salve!

Innanzitutto procedo col presentarmi. Mi chiamo Daniele e questo è il mio primo articolo! Devo dire che sono felice e al tempo stesso agitato. Ma non perdiamoci nei convenevoli, iniziamo! Come scoprirete sono un grande appassionato di supereroi, in particolare per quelli legati alla Marvel. Ho deciso di fare il mio primo articolo con il mio preferito: Captain America. Proprio pochi giorni fa il capitano ha compiuto la bellezza di cento anni, ovviamente per quanto riguarda il MCU ( per chi non fosse al corrente il “Marvel Cinematic Universe”). Cominciamo a conoscere meglio il nostro Cap!

Supereroe

Tre anni fa, durante questo periodo, sostenevo il mio esame orale della tanto temuta maturità. Comincio col raccontarvi questo perché il tema che ho portato è stato “Captain America tra passato e presente”. Mentre scrivevo la tesina mi sono chiesto più volte che cosa davvero rappresenta un supereroe, così sono arrivato alla mia definizione. “Che cos’è un supereroe? Per me è un individuo che combatte a favore della società, che mette a disposizione le sue abilità straordinarie e uniche per proteggere i più deboli”.

Ho scelto Captain America per questo, perché secondo me incarna al meglio lo spirito dell’eroe. La storia di questo personaggio ci insegna che la forza in sé non costituisce l’elemento più importante per essere un eroe, ma bensì l’uomo stesso conta più di ogni cosa. Nel primo film dedicato al capitano, il Dottor Abraham Erskine inventore del miracoloso siero al centro del progetto “Operazione Rinascita”, spiega al nostro protagonista che la sua invenzione ha effetti postitivi solamente se la persona è dotata di veri valori. Alla domanda di Steve Rogers ( futuro Captain America) sul perché proprio lui fu scelto, il dottore risponde: “Perché l’uomo debole conosce il valore della forza, conosce il valore del potere”. Questa citazione racchiude in pieno la figura del supereroe.

Steve Rogers/ Captain America

                        

Il personaggio nacque durante uno dei periodi più importanti della storia umana, la Seconda Guerra Mondiale. Gli inventori di questo personaggio furono Joe Simon e Jack Kirby, che diedero vita al capitano nel 1941 anno in cui l’America dopo aver subito l’attacco a Pearl Harbor decise di entrare in guerra. Captain America assunse così un ruolo propagandistico, rappresentando una società libera e democratica in contrasto con quella Nazista.

Il giovane Steve Rogers, un newyorkese di origini Irlandesi, provò ad arruolarsi per partecipare alla guerra ma fu scartato molte volte a causa del suo fisico gracile. Il Dottor Abraham Erskine (dottore tedesco fuggito dal suo paese) fu colpito dalla volontà del ragazzo e decise di usarlo nel progetto “Operazione Rinascita”. A Steve venne somministrato il siero del super-soldato, che gli donò poteri straordinari:

Forza;

Resistenza;

Velocità;

Agilità;

-Sensi, riflessi e intelligenza ai limiti delle possibilità umane;

-Immunità da sostanze tossiche, malattie e controllo mentale;

-Guarigione rapida da ferite non mortali;

-Divenne immune a invecchiamento e protetto in caso di ibernazione.

 

Il grande lavoro che il Signor Erskine fece sul giovane venne perso in seguito alla sua uccisione per mano di una spia Nazista e tutti i tentativi per riprodurre il siero fallirono, mantenendo Steve Rogers l’unico esperimento riuscito. Il capitano indossò così un costume che rimandava alla bandiera americana e gli fu dato uno scudo triangolare, che in seguito cambiò con il famoso scudo circolare che tutti conosciamo donatogli in persona dal presidente Roosevelt. Il nostro eroe ingaggiò una guerra contro l’ H.Y.D.R.A, un organizzazione comandata dal tedesco Johann Schmidt ( conosciuto come il “Teschio Rosso” nemico acerrimo del capitano). Steve Rogers ebbe per come compagno James Buchanan Barnes, più noto come Bucky. Durante una missione per sventare l’operato del Barone Zemo ( personaggio che fa la sua comparsa nel film “Captain america: civil war”) l’aereo che il capitano sta dirottando esplode in aria. Il capitano precipita in mare mentre Bucky muore nell’esplosione. Dopo la scomparsa dei due, molti altri presero il loro posto. Il vero Captain America però fece ritorno, quando il ghiacciaio che lo ha tenuto ibernato si sciolse. Steve Rogers si unì così al gruppo dei Vendicatori ( “Avengers” se preferite in inglese) diventandone il leader.

La figura di Captain America ha vissuto sospesa nel corso degli anni, superando diverse epoche, e proprio per questo è l’eroe che più mi ispira. Oltre la forza e le caratteristiche fisiche ci sono coraggio e volontà di sacrificio, mettere gli altri prima di se stessi e impiegare il proprio potenziale per aiutare gli altri. Chiudo citando una scena del primo film. Il Dottor Erskin chiede al gracile Rogers durante la visita se egli voglia andare in Europa per uccidere i nazisti. Il giovane Steve risponde così: “Io non voglio uccidere nessuno. Odio gli spacconi, da qualsiasi parte essi vengano”.

Spero che questo articolo vi sia piaciuto, fatemi sapere cosa ne pensate commentando e siate pronti a tornare nelle vicende più famose con i personaggi della “Casa delle idee”. A Presto il vostro Cap… Ehm Daniele!

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