Anime e Manga – Marmalade Boy

Anime e Manga – Marmalade Boy
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Ciao a tutti e ben ritrovati!

Oggi torno a parlare di manga storici e che hanno segnato parte della mia vita! Avevo già scritto un articolo su un’opera di questa autrice, Wataru Yoshizumi e già vi avevo anticipato cosa altro avesse scritto. Lei è l’autrice del fumetto di cui vado a parlarvi oggi: Marmalade Boy, meglio conosciuto da noi, figli degli anni ’90, come Piccoli problemi di cuore. 

 

Da piccola era forse uno dei miei cartoni pomeridiani preferiti, anche se non comprendevo bene tutte le dinamiche tra i personaggi e, spesso, mi ritrovavo confusa anche grazie ai mitici tagli dei tempi! Comunque Yu (o Yuri, come veniva chiamato nell’anime in Italia) è stata decisamente una delle mie prime cotte da cartone, prima di Vegeta di Dragon Ball… e, diciamocela tutta, a me Milord non piaceva! Anche la sigla era ed è rimasta una delle mie preferite, anche oggi, nonostante “semplifichi” molto le vicende narrate. 

Trama

Miki Koishikawa è una ragazza che frequenta il secondo anno di scuola superiore, vivendo una vita normale. La ragazza è però sconvolta, quando apprende l’annuncio dell’improvviso divorzio dei suoi genitori, i quali si scambieranno i partner con una coppia incontrata alle Hawaii; durante una cena, Miki incontra l’altra coppia e, quindi, anche il loro figlio Yū Matsuura, di circa la sua stessa età. Inizialmente Miki non approva questa situazione, soprattutto per via di Yū che la prende continuamente in giro, ma a poco a poco i due diventano amici e finiscono con l’innamorarsi.

Il legame tra Miki e Yū diventa sempre più complicato a causa delle precedenti relazioni che avevano e sviluppato con gli altri: questi includono Ginta Suō, compagno di classe di Miki con cui lei condivide la passione per il tennis, e l’ex fidanzata di Yū, Arimi Suzuki. Inoltre, la migliore amica di Miki, Meiko Akizuki, comincia ad avere problemi a causa del rapporto affettivo che ha con uno degli insegnanti, Shin’ichi Namura.

Durante la serie, il rapporto tra Miki e Yū viene ulteriormente sviluppato e messo alla prova, influenzato da altri intorno a loro e le relazioni che si sviluppano con questi.

Partiamo col dire che i genitori di questi due ragazzi sono completamente folli, ma ogni loro apparizione nel fumetto fa morire dal ridere. Ora, son passati anni da quando ho visto l’ultima volta l’anime, ammetto di non ricordare benissimo la loro trasposizione televisiva.

Ciò che si nota ovviamente, leggendo il manga, è che nell’anime sono stati aggiunti personaggi che non compaiono; le vicende tra i personaggi durano molte puntate, mentre invece si risolvono in qualche capitolo; il motivo per cui questi due si lasciano, ad un certo punto, qua in Italia non lo avremmo mai saputo senza leggerlo! Non vi racconterò di cosa si tratta ma, secondo me, è stata una censura sciocca.

Il problema è che venti anni fa e più c’era questa filosofia: se un qualcosa è a cartone animato, è per bambini. Non era contemplata la pre-adolescenza e l’adolescenza in questo calcolo, mentre in Giappone escono anime e manga per ogni fascia di età. Quindi tagliavano tutto per renderlo a prova di bambino di 8 anni… Combinando dei macelli!

Miki e Yu

Ora, tagli e censure a parte, questi due sono stati la mia coppia preferita di quando ero piccola, insieme ad Akito e Sana… solo che, essendo Miki e Yu più grandi, mi appariva come una storia seria e reale, finendo con loro al primo anno di università. Erano adulti, mentre io ero piccola.

Miki… Lei è la protagonista. Nell’anime, la storia è raccontata tramite lei che scrive il diario, nel manga non c’è questo modo di narrare… Comunque, ricordo che lei mi era un po’ antipatica e, se devo essere onesta, anche con una rilettura recente mi rimane pesante. Isterica, si fa mille viaggi mentali, indecisa cronica, permalosa… Poi però, crescendo, migliora, allora ho capito: probabilmente non sopporto molto il modello di adolescente stereotipato. 

Yu invece è il ragazzo modello, quello che tutte vorrebbero accanto a sé. Magari un po’ duro fuori (ma ha i suoi motivi), ma dolcissimo dentro, al contrario di come Miki lo vede inizialmente:

Sai Yū, tu assomigli alla marmellata d’arancia. Dentro sei amaro… ma nessuno ci fa caso perché viene ingannato dalla tua apparenza dolce. Ti chiamerò Marmalade Boy! Ti sta a pennello, non credi?

Molto protettivo nei confronti di Miki, della quale è innamorato da subito, anche se lei non lo prende sul serio quando si dichiara: prima è un buon fratello, poi un buon amico e poi… Quindi, questi due hanno un colpo di fulmine, ma passano letteralmente anni (credo un paio) prima che si decidano a stare insieme, facendo sviluppare il loro rapporto con calma. Questa è una cosa che apprezzo particolarmente. 

Gli altri personaggi sono tutti molto più simpatici nel manga, piuttosto che nell’anime, almeno secondo me: anche Ginta, il primo amore/migliore amico di Miki, è molto meno lamentoso. Come nel cartone, anche nella versione cartacea adoro Meiko (chiamata inspiegabilmente Mary nell’anime… Miki e Ginta sono rimasti uguali, altri li hanno cambiati, boh!), la migliore amica scrittrice di Miki che ha una storia col professore! Mi è sempre piaciuta perché è la parte matura e razionale di Miki, infatti vederla uscire dal suo personaggio “serio e adulto” per amore è molto toccante. 

Che dire, magari al giorno d’oggi non è nemmeno un grande manga, ma io lo adoro sia perché è carino e divertente, sia perché ci sono legata emotivamente! Ve lo consiglio, soprattutto se siete della mia generazione!

Un grosso abbraccio!

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