Angeli e Demoni -Dan Brown

Angeli e Demoni -Dan Brown
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Buonasera (o buonanotte) a tutti!
Stasera non sono sola, bensì la recensione che scriverò sarà fatta a quattro mani. Ho qui a casa mia il mio ragazzo e ho pensato “perché non parlare di un libro che lui ha amato?”. Ci ha messo tutto il giorno a sceglierne uno ma, finalmente, ce l’abbiamo fatta.

Dan Brown

Lui è un grande amante della fantascienza ed ero sicura avrebbe scelto un racconto di quel genere, invece no: ha deciso di parlarmi di Angeli e Demoni, di Dan Brown. Siccome l’ho letto anche io, molti anni fa, ho pensato che sarebbe stato carino scrivere qualcosa insieme.

Angeli e demoni è il primo romanzo della serie con protagonista il professore Robert Langdon, anche se in Italia è uscito per secondo, dopo Il Codice da Vinci. Non ho ben chiaro il motivo, anche io pensavo che questo fosse il secondo! Ma addentriamoci subito nella trama, che proverò a riassumere, anche se sarà dura. I romanzi di Brown sono sempre molto intricati!

Di cosa parla?

All’inizio troviamo Maximilian Kohler, presidente dell’istituto CERN di Ginevra, che chiama il professor Robert Langdon per chiedergli un parere sulla morte dello scienziato Leonardo Vetra. Langdon non è un poliziotto, bensì un professore esperto di simbologia, e infatti sul cadavere di Vetra è stato trovato marchiato a fuoco un ambigramma . Che cos’è, direte voi? Wikipedia ci aiuta: è un disegno calligrafico che possiede due o più interpretazioni: le due letture si generano solitamente attraverso il cambiamento del punto di vista, che si può ottenere mediante rotazioni, simmetrie ed altri espedienti.

L’ambigramma viene decifrato come il simbolo degli Illuminati, una setta segreta antireligiosa ritenuta estinta. Venne ispirata da Galileo per l’affermazione degli ideali scientifici contro l’oscurantismo della Chiesa. In seguito arriva anche Vittoria Vetra, figlia adottiva dello scienziato, con cui stava lavorando ad un progetto segreto: la creazione di antimateria. L’antimateria, annichilendosi con l’ordinaria materia, trasforma interamente la sua massa in una fonte enorme di energia, potenzialmente un’arma più potente della bomba atomica!

Con un sopralluogo nel laboratorio di Vetra, accessibile solo per riconoscimento della retina, scoprono che il contenitore maggiore di antimateria è stato trafugato dallo stesso assassino, utilizzando l’occhio dello scienziato, cavato dalle sue orbite prima di ucciderlo.

Tutto qui? No!

Intanto nella Città del Vaticano è venuto a mancare il Papa e si sta per aprire il Conclave per eleggerne uno nuovo. Ma a poche ore dall’inizio dell’evento risultano dispersi i quattro successori più probabili al soglio pontificio. Inoltre uno dei monitor della guardie svizzere mostra un misterioso congegno legato ad un conto alla rovescia. L’immagine proviene da una videocamera senza fili che è stata spostata ed è non rintracciabile all’interno del Vaticano.

Vittoria Vetra, recatasi sul posto insieme a Langdon, riconosce il congegno come il contenitore di antimateria che, grazie ad alcuni elettromagneti, la mantiene confinata in sospensione, evitandone il contatto con l’ordinaria materia che ne provocherebbe l’annichilazione e la conseguente immensa esplosione. L’alimentazione degli elettromagneti è fornita da batterie con un’autonomia di sole ventiquattro ore.

Langdon e Vittoria spiegano la situazione al camerlengo Carlo Ventresca, che durante la sede vacante è la massima autorità della Chiesa cattolica. Durante il colloquio, il camerlengo riceve una telefonata che rivendica a nome degli Illuminati tutto l’operato e annuncia che i quattro cardinali verranno giustiziati, uno ogni ora e in una differente chiesa del cosiddetto Cammino dell’Illuminazione, il percorso iniziatico nascosto tra i monumenti di Roma che i neofiti seguivano attraverso gli Altari della Scienza per entrare a far parte della setta.

Il professore, aiutato da Vittoria e dal comandante della Guardia Svizzera Ernesto Olivetti, cerca di intuire la prima tappa del percorso, scovando alcuni versi nascosti all’interno del Diagramma della Verità, un inedito quanto sconosciuto saggio di Galileo Galilei la cui unica copia è conservata nell’Archivio Segreto Vaticano e…

Beh, il resto lo dovrete leggere, sennò la mia amica G. mi dice che faccio troppi spoiler!

Il parere di J

D: Cosa ne pensi di questo romanzo?

R: È un bel romanzo avventuroso, sembra più adatto a diventare film (e infatti…) che a restare solo racconto. Ho apprezzato i riferimenti alla scienza, al CERN (vi avevo detto che è appassionato) ma, soprattutto, le indagini di Langdon. Mi è piaciuto seguirle insieme al protagonista, da quel libretto di Galileo, decifrare tutti gli enigmi, è stato divertente. Inoltre, il professore non è un uomo perfetto che non sbaglia mai, più volte ha dovuto tornare sui suoi passi perché si è accorto di aver fatto un errore. Ed è interessante vedere come il cattivo di turno, che non sveliamo, sembra sempre un passo avanti agli eroi.

D: Perché lo consiglieresti a qualcuno? E a chi lo consiglieresti?

R: Lo consiglierei a chi non è impaziente di arrivare alla fine, perché la trama si infittisce sempre più, tra i tradimenti, gli enigmi, le morti etc etc. Se uno ha fretta di finire, non se lo gode, perché lo legge di fretta. Mi sento di dirvi di leggerlo, però, perché anche se non è un capolavoro della letteratura, è ben scritto, scorre bene e viene voglia di andare avanti! E Langdon è un protagonista interessante, per nulla noioso e nemmeno il solito eroe che vince sempre.

What about me?

Beh, io l’ho letto davvero molto tempo fa. Mio padre mi regalò Il Codice da Vinci per un Natale, dicendomi che a lui non era piaciuto ma magari a me sì. Infatti lo divorai e, appena possibile, noleggiai Angeli e Demoni in biblioteca. Ricordo che mi piacque alla pari dell’altro, anche se ero abbastanza piccola e tutta la faccenda scientifica la compresi poco. A me piacciono le storie basate sugli enigmi, sui simboli e via dicendo, perché io da sola non riesco mai a sbrogliarli ed è bello leggere di qualcuno più in gamba, eheheh.

Amai l’ambientazione italiana, che c’era di mezzo la Chiesa, il Vaticano, simboli contro cui io ho sempre combattuto un po’. Dan Brown tende sempre a metterli non dico in cattiva luce, ma ad illuminarli in modo diverso da come siamo abituati. A molti non piace perché riempie i suoi romanzi di inesattezze storiche e scientifiche. Vero, verissimo, però mi piace pensare che non siano storie totalmente realistiche, che mi pare un buon compromesso per godersi questi

La locandina del film

romanzi!

Oggi sono stata più breve del solito, lo so. Però non c’è molto da dire senza rivelare parti importanti della trama, che vi rovinerebbero la sorpresa della lettura. Magari potremo fare un chiacchiere e spoiler, in futuro. E sicuramente parlerò del professor Langdon in uno dei miei articoli sui personaggi, perché è uno di quelli che meritano di essere ricordati!

E sì, c’è anche il film, che però secondo me non è all’altezza del libro, come sempre o quasi!

Alla prossima, con i libri per i piccoli!

Un abbraccio da S. e da J. che sta dormendo già.

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