Mal che vada ci innamoriamo – Mary G. Baccaglini

Dicevo apertamente che vivere di illusioni mi rendeva sopportabile la delusione. Le mie storie erano palesemente finte, conclamate, e per nessun motivo le spacciavo per reali. Peraltro le raccontavo quasi esclusivamente a me stessa, quindi il rischio massimo era quello di vivere in una bolla, creata a mio uso e consumo, in cui l’unica a mentire ero io. Nessun altro si faceva del male, o rimaneva deluso.

Una giovane donna che si fa costantemente film mentali, che ama il cibo spazzatura e le serie tv, che se ne frega di andare in palestra solo perché il mondo ci vuole belle e magre e senza cellulite. Una ragazza che sogna il vero amore ma che ha paura di soffrire. 

Non so voi, ma quella scritta qui sopra è praticamente la mia descrizione. Ecco perché ho letto “Mal che vada ci innamoriamo” di Mary G. Baccaglini. Ecco perché oggi ve ne parlo.

MAL CHE VADA CI INNAMORIAMO

Allegra è convinta di sapere tutto sull’amore.

Per lei non è quell’entità misteriosa capace di far passare notti insonni o giorni a guardare il mondo con lenti rosa. Per lei l’amore è solo una delle tante cose che possono succedere nella vita. Forse per questo riesce ad avere la giusta lucidità per rispondere alle lettere che le donne le scrivono sulla sua rubrica, le Storie possibili. Forse per questo riesce sempre a dare il consiglio giusto: se al primo appuntamento un uomo dice una frase piuttosto che un’altra Allegra è in grado di proporre i tre scenari che possono avverarsi, e quindi se sarà un «…e vissero felici e contenti», un «mi accontento, ma sono felice» o «una tragedia su ogni fronte».

Il suo cuore è lì, al sicuro in una botte fatta del ferro più resistente al mondo. Fino a quando all’improvviso il giornale per cui lavora le affida un compito arduo. Uscire con più uomini possibili per affinare le sue capacità di cogliere le sfumature dell’animo maschile. Appuntamento dopo appuntamento, però, Allegra colleziona solo disastri e si convince sempre di più che i sentimenti non facciano per lei, fino a quando un paio di occhi non incrociano i suoi e lei si ritrova a mettere in discussione tutto, a trasformarsi in una donna che aspetta una chiamata davanti a un telefono. Perché la teoria è una cosa, la pratica tutt’altra.

Ma la strada che porta all’amore vero è lunga e tortuosa e Allegra deve avere il coraggio di ammettere che nessuno sa davvero tutto su questo argomento. L’amore è imprevedibile, non ha regole. Sbaglia, devia, torna indietro, non lascia scampo. Bisogna solo lasciarsi andare e accettare che siamo fatti anche di baci, di abbracci e di carezze.

UN ROMANZO SCRITTO PER LE DONNE: PER IMPARARE A VOLER BENE E A VOLERSI BENE

“Mal che vada ci innamoriamo” viene premiato dalla sottoscritta con un voto decisamente alto: un bel 4 su 5. 

Per mia madre una donna poteva fare quello che voleva, dentro e fuori dal letto, dentro e fuori casa, perché mia madre ha sempre mantenuto una tolleranza veramente ampia per quasi tutte le perversioni umane, tranne quando si tratta di dignità femminile.

Mai, mai, mai, umiliarsi, Allegra. Mai corteggiare, mai inseguire, mai pregare, mai supplicare, mai cercare di convincere.

In una Milano caotica non è facile trovare l’amore vero e ce lo insegna Allegra Casanova che Mary G. Baccaglina è riuscita a descrivere in tutte le sue strabordanti sfaccettature. Basta con le solite protagoniste perfettine, che sì, forse hanno qualche difettuccio, ma poca roba. Allegra è quella ragazza che possiamo essere tutte noi. Quella piena di difetti, quella che ha la cellulite ma chissenefrega, il gelato alla stracciatella si mangia lo stesso. Quella che non ha paura di mostrarsi diversa da quello che è per piacere agli altri. Allegra è una tosta. 

La Baccaglino, tramite le parole di una poetica Allegra, ci dimostra quanto conosce le donne e questo suo primo romanzo edito da Garzanti è pieno di sacrosante verità che noi tutte dovremo tenere ben piantante in mente. Ma quanto ci vogliamo male, a volte? Quanto possiamo essere masochiste, quando si tratta di uomini? Di certo non starò qui a farvi la morale. Dio solo sa quante testate ho dato e quanti disastri ho collezionato. Eppure, questo libro arriva – come spesso accade –  a fagiolo. 

Da qualche tempo mi sono resa conto che io sono io, e sono così. Sono testarda e permalosa, sono pigra e svampita, amo mangiare fino a sentirmi male e poi lamentarmi perché mangio troppo. Ma mi piaccio così. E se mai troverò qualcuno deve essere qualcuno a cui piaccio così, con tutti i miei difetti. E proprio mentre sto prendendo coscienza di queste nuove lampanti verità che si stanno cementando in me, ecco che arriva “Mal che vada ci innamoriamo”.

Ragazze, dovete leggerlo. Perché questo romanzo insegna a volersi bene, a non accontentarsi, a fare la scelta migliore e non quella più comoda. 

Sinceramente, non credo ci sia da aggiungere molto altro. La Baccaglino fa morire dal ridere trascrivendo semplice e crude verità sulla vita di tutti i giorni, raccontante con divertente ironia. Allo stesso tempo però mette il lettore di fronte alla profondità di quei sentimenti che solo leggendo si renderà conto di provare. 

“Secondo me non è vero che non ti ama, ma purtroppo non si può insistere. Vai avanti con la tua vita e male che vada avrai imparato una grande lezione.”

“Quale?”

“Che tutti restiamo solo finché ne vale la pena. Perché oltre è masochismo e tu sei una donna sana. Il masochismo lo lasciamo a chi non si ama abbastanza.”

Insomma, piccole e grandi donne, leggetevi questo libro e non ve ne pentirete. Sembra una lettura leggera, ma cambierà il vostro modo di vedere le cose.

Bacini,

Giulia