La Spada Magica – Piccoli Lettori Crescono

La Spada Magica – Piccoli Lettori Crescono
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Piccoli Lettori Crescono

Sbarro la parola “lettori” perché oggi, in sostituzione a S., voglio parlarvi di uno dei film d’animazione che hanno segnato la mia infanzia. Sto parlando de La Spada Magica – alla ricerca di Camelot. 

Il film è uscito nelle sale statunitensi nel lontano 1998, ben vent’anni fa. All’epoca io avevo la bellezza di cinque anni e mi innamorai immediatamente di questa storia che mi pareva incredibilmente romantica e avventurosa. Be’, oggi i miei canoni di avventura e romanticismo sono migliorati notevolmente, ma devo dire che questo film è uno di quelli che hanno gettato le basi alla mia passione per le eroine che, nel tentativo di salvare il mondo, inciampano tra le braccia del principe azzurro.

Anzi, in realtà qui è Kayley che inciampa nella rete da pesca di Garrett. Ma fa lo stesso!

La Spada Magica – alla ricerca di Camelot

Corre il sesto secolo dopo Cristo e il luogo è Camelot, la patria delle fantasie più romantiche e avventurose di tutti noi lettori.

Kayley vive nelle campagne della città, che da anni ormai vive in pace e armonia, sotto la saggia guida di Re Artù. È una bambina vivace che ammira il padre, cavaliere della tavola rotonda, più di ogni altra cosa al mondo. Ma la sua vita viene stravolta quando, durante una riunione indetta dal re, sir Lionel, il padre di Kayley, viene ucciso.

Il perfido barone Rupert, infatti, è avido di terre e potere e quando Artù rifiuta le sue richieste, tenta di ucciderlo. Il re viene salvato, ma sir Lionel purtroppo perisce e Kayley rimane orfana.

Trascorrono altri dieci anni di pace. Dieci anni di silenzio da parte di Rupert, nascosto nell’ombra in attesa del momento giusto. Kayley è diventata una donna, ma il suo animo è rimasto quello di un vero cavaliere. La sua occasione per dimostrare alla madre di che pasta è fatta, non si fa attendere. Excalibur, infatti, è stata rubata e spetterà proprio a lei la missione di recuperarla e salvare Camelot.

L’avventura di Kayley

In seguito alla ricomparsa di Rupert, Kayley decide, volente o nolente, di partire alla ricerca della famosa spada Excalibur. Il destino la guida vero la Foresta Proibita, un luogo misterioso e incantato dal quale tutti cercano di starne alla larga.

È proprio qui che incontra il giovane Garret, un ragazzo cieco che si è ritirato all’interno della foresta, non sentendosi più parte del mondo di Camelot. Nel ’98, Garrett entrò nella mia lista di fidanzati immaginari, insieme al principe Derek de l’incantesimo del lago, a Dimitri di Anastasia, e via discorrendo. Garret e Kayley, tra una canzone e l’altra, partono alla ricerca della spada insieme ad Ayden, il falco dalle ali d’argento donatogli da Mago Merlino in persona, e ai draghi siamesi Devon e Cornelius.

Ricordo che da bambina il drago era il personaggio preferito mio e di mio fratello, perché ci faceva un sacco ridere. Infatti, le due teste hanno una personalità del tutto diversa, e il loro continuo bisticciare li rende un personaggio assolutamente simpatico.

 

La magia di Camelot

Camelot e re Artù per me sono una fonte inesauribile di meraviglia. Le storie e le leggende, le fantasie che nascono attorno alla tavola rotonda riescono a farmi sognare ogni volta.

Per una volta, però, re Artù resta sullo sfondo, ferito da un enorme grifone che doveva apparire terrificante ma che, come spesso accade, è la spalla sciocca e divertente del cattivo di turno. Camelot è solo lo sfondo di una magica avventura che ci mostra tutta la magia che sta nascosta dietro la leggenda del grande re.

Kayley e Garret affrontano draghi, grifoni e piante pericolose, all’interno della Foresta Proibita. Per non parlare poi di giganteschi orchi e degli uomini-macchina che li inseguono! Tra mille avventure imparano a conoscersi e si innamorano.

Ricordo che da piccola avevo gli occhi a cuore per questa storia; la trovavo così incredibilmente romantica. Ovviamente, la Spada Magica-alla ricerca di Camelot, mi ha fatto sognare di diventare un cavaliere. Ed è altrettanto ovvio che continuo a sognarlo. Non si sa mai che finisca in un’improbabile macchina del tempo e finisca al cospetto di re Artù, come Ray Palmer in Legends of Tomorrow.

Piccola curiosità sulla me di cinque anni

All’inizio de la Spada Magica, si vede sir Lionel che racconta alla piccola Kayley la nascita di Camelot. Tutte le terre erano dilaniate dall’odio e dalle guerre, finché un ragazzino, l’allor giovane Artù, non estrasse la leggendaria spada. E da lì in poi c’è tutto il bla, bla, bla sul giovane re e la nascita di Camelot.

La curiosità è questa che segue. Premettiamo che avevo cinque anni quando ho visto il film, sei a dir tanto perché non ricordo quando i miei mi comprarono la videocassetta, e dunque non ero tanto sveglia. Il fatto è che io, già a quell’età, avevo capito che la Disney regnava sovrana. Che i film Disney erano magia allo stato puro, in grado di incantarmi come nient’altro al mondo.

Il problema era che le VHS Disney costavano un occhio della testa e i miei non me le compravano tanto spesso! Di contro, tutte le altre videocassette raggiungevano prezzi accettabili e dunque avevo diversi film d’animazione non-Disney, come appunto la Spada Magica. 

 

La Spada nella Roccia è un bellissimo film del ’63, ma appunto, non lo avevo mai visto. Ne ero a conoscenza, conoscevo la storia a grandi linee ma poi finiva lì. Ecco, io ero straconvinta che i due film fossero legati. In realtà non c’entrano nulla, ma la scena iniziale dove si vede il piccolo Artù pensavo fosse ripresa dal classico Disney. Le due storie sono completamente distaccate (anche se oggi, dopo la fusione WB-Disney, forse potrebbero essere considerate unite!), ma mi piace pensare che la Spada Magica sia un sequel de la Spada nella Roccia.

Un film per i più piccoli

La spada magica-Alla ricerca di Camelot è un film che entra di diritto a far parte del cinema
di animazione di qualità professionale rivolto a più piccoli e non prodotto dalla Walt
Disney. Anche se non ha partecipato allo scontro che ha caratterizzato il Natale ’98 (Mulan
VS Il principe d’Egitto) ha ottenuto una nomination all’Oscar per la canzone principale,
cantata da Andrea Bocelli e da Celine Dion.

Devon e Cornelius rappresentano la spalla comica del film anche se il loro ruolo risulta cruciale in più di una situazione. Ad un occhio adulto, si può captare un’ironia sottile all’interno delle loro simpatiche battute. Inoltre, il loro personaggio funge da contrasto per la lotta interiore che imperversa nell’animo di Garrett dopo l’incontro con Kayley. Garrett infatti, non si sente né cavaliere né uomo, vista la sua condizione fisica e questa sua divisione interna ci mostra come sia la convivenza forzata che l’estraniamento dal mondo sono due scelte estreme che impediscono di apprezzare il valore positivo della vita in due.

“Non faccio parte di quel mondo”, afferma Garrett.

“Ma fai parte del mio” replica Kayley.

Canzoni da sapere a memoria

Tutt’oggi, con 20 anni di distanza, ogni tanto mi ritrovo a canticchiare alcune delle canzoni de la Spada Magica, come sulle ali di mio padre da solo sto. Questo film d’animazione è perfetto per tutti i bambini perché credo che è davvero in grado di trasportarli sulle ali della fantasia, verso questo mondo magico che è Camelot, con le sue storie e le sue avventure. Nonostante, come dicevo prima, quell’anno se la giocava anche con Mulan, la Spada Magica ha tutte le caratteristiche essenziali per essere classificato, almeno per me, al paro di un “classico Disney”.

Insomma, è un film che tutti i bambini dovrebbero vedere e perché no, anche gli adulti. Quando l’ho riguardato l’ultima volta mi ha fatto sorridere, perché pensavo a tutte quelle che cose alle quali -ovviamente- da piccola non facevo caso.

Buona visione miei cari amici

Baci, e alla prossima!

G.

Scheda Film

Produttore: Dalisa Cooper Cohen, per Warner
Bros. prod.
Soggetto: dal romanzo “The King’s Damosel”
di Vera Chapman
Sceneggiatura: Kirk de Micco,William Schifrin,
Jacqueline Feather,David Seidler
Montaggio: Stanford C.Allen
Scenografia: Steve Pilcher
Musica originale: Patrick Doyle; David Foster e
Carole Bayer Sager (canzoni)
Durata: 85 min.
Distribuzione:Warner Bros

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