I fantastici borghi di Fania -Buonconvento

I fantastici borghi di Fania -Buonconvento
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Attorniato da mura medievali, Buonconvento è un comune costruito interamente di mattoni, sulle rovine dell’antico castello di Percenna, ma esistito da sempre come punto d’incontro di affari e commercio, grazie al passaggio della trafficata Via Francigena.

Cibo, storie ma anche arte e paesaggio. Torniamo a parlare di uno dei borghi più belli d’Italia e anche questa volta restiamo nella mia amata Toscana.

Buonconvento è il centro più importante della Val d’Arbia e sorge nel contesto dello splendido paesaggio delle Crete Senesi con quel colore argilla grigio in inverno e giallo in estate che conferisce a questo luogo un alone di magia.

Viene considerato il borgo del liberty per le decorazioni e gli affreschi che possiamo ammirare nelle molte ville costruite lungo le strade del paese ma lo stile liberty raggiunge i suoi risultati migliori anche sugli effetti decorativi, non solo negli esterni ma anche negli interni con elementi spiccatamente floreali ed è ben rappresentato negli affreschi, nelle vetrate e nelle lavorazioni in ferro battuto.

Parlando di liberty citeremo tra tutte le bellezze tipiche del posto e degne di una visita la bellissima “Villa Rondinella”,luogo ricco di mistero e antiche credenze.

 La villa ora disabitata, risale al 1910 e apparteneva a Luigi Saverio Ricci. In pieno stile liberty, la villa ha un ampio giardino accessibile dall’entrata principale e da un vicolo secondario.. All’interno della villa si trova scolpita una figura femminile misteriosa, che pare raffiguri la donna che fu oggetto dell’amore di Luigi Saverio Ricci, a cui l’uomo dedicò la costruzione della splendida dimora e nella quale entrambi non ebbero la possibilità di vivere, a causa anche della prematura morte di entrambi.Questa storia, che nei decenni si è arricchita di particolari, ha provocato la nascita di leggende romantiche e inquietanti che vedono il fantasma della donna, e forse anche dell’uomo, vagare per le stanze della villa, lanciare sassi ai visitatori, muovere rumorose catene nella notte e spaventare chiunque abbia l’ardire di entrarvi. Da molto tempo ormai ci sono testimonianze di fatti inquietanti all’interno della villa, che difficilmente si riescono a spiegare.(cit . dal web)

Le origini del nome rimandano al significato di “comunità felice , vuoi per la possibilità di godere di terreni fertili sia per la vicinanza dei fiumi Arbia e Ombrone. Le date importanti che hanno fatto la storia di questo comune sono tante, ne ricorderemo una su tutte il 1559, quando dopo la caduta di Siena , Buonconvento entra a far parte del granducato di Toscana, sotto la potente famiglia dei Medici.

La piazza intitolata ad Arrigo VII tuttavia ci rimanda all’Imperatore del sacro Romano Impero che dopo essere stato eletto re di Germania nel 1308, decise di intervenire in Italia, riuscendo a farsi incoronare Imperatore in Roma nel 1312.Nel tentativo di effettuare una spedizione contro Firenze tuttavia mori mentre si apprestava a muovere le sue truppe contro Roberto d’Angiò. La sua morte fu cosi improvvisa che fece pensare al fatto che potesse essere stato avvelenato dal suo assistente spirituale Bernardino. Ecco perché spesso sentiamo parlare di “Buonconvento e cattivi frati”, una diceria che fu invece smentita dal figlio dell’Imperatore, Giovanni re di Boemia, che riconobbe nella malaria la vera causa della morte del padre.

Da non dimenticare…

E’ ambientata in una taverna di Buonconvento la quarta novella della nona giornata del Decamerone di Giovanni Boccaccio dove i protagonisti della novella sono il celebre poeta senese Cecco Angiolieri (1260-1312) e il suo scudiero.

Tralasciamo un attimo la storia per dedicarci ai piaceri del palato. Tutti Doc sono i vini: il bianco Val d’Arbia, l’Orcia rosso e bianco dalle cui uve esce anche un buon novello e un vin santo. La parte migliore la recita tuttavia indiscutibilmente il tartufo bianco delle Crete Senesi con il suo memorabile profumo, così come la carne di vitello locale di razza chianina. A tal proposito sia a settembre che a novembre si celebra la particolarità sia della carne chianina che del tartufo con feste e sagre che offrono assaggi e degustazioni mirate sui prodotti locali.

Del resto il trionfo della toscanità riconduce anche a tavole imbandite a base di bruschette, panzanella, fettunta, pappa al pomodoro, pici con le briciole, pappardelle al sugo di lepre, tagliolini in passato di ceci ,tutte specialità che è possibile ritrovare in ogni angolo di Buonconvento, il tutto accompagnato e impreziosito da un ottimo vino e da un olio che insaporisce in maniera sublime le varie pietanze.

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