Daglass il Viaggiatore e le cronache dei regni di Elandia – Alessandro Orlandini

Daglass il Viaggiatore e le cronache dei regni di Elandia – Alessandro Orlandini
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Lucca comics & games 2017

Cominciamo questo sabato novembrino con un po’ di preambolo. 😛

La scorsa settimana mi trovavo al Lucca comics and games con alcuni amici. Stavamo felicemente vagabondando tra i vari stand, quando ad un certo punto, sono stata attratta da uno dei vari punti che pubblicizzava libri fantasy. Io da brava pazza quale sono, mi ci sono fiondata senza avvertire nessuno, e chiaramente i miei amici sono ammattiti per ritrovarmi! 😆😆

Nonostante questo, ero immersa nella contemplazione dei libri esposti, quando Alessandro Orlandini si è presentato, ed ha cominciato a darmi consigli su cosa acquistare. Una chiacchiera tira l’altra e me ne sono andata felice con il suo libro: Daglass il Viaggiatore e le cronache dei regni di Elandia. (Ah, per chiarire, lui mi aveva consigliato tutt’altro libro ahahah, ma alla fine mi ispirava di più questo!)

Vi allego i link rispettivamente alla sua pagina ufficiale: http://alessandroorlandini.vpsite.it/ e alla pagina facebook: https://www.facebook.com/Alessandro-Orlandini-1502931203306110/

Vi consiglio caldamente di visitarle! 😃 E vorrei anche ringraziare Alessandro Orlandini in persona, per avermi dato la possibilità di scoprire le sue opere!

Daglass il Viaggiatore e le cronache dei regni di Elandia

Le terre di Elandia vivono in pace e armonia ormai da settecento anni, ovvero dall’Ultima Grande Guerra in cui Bene e Male si sono scontrati.

Durante questo duraturo periodo di pace, tutte le creature di Elandia hanno vissuto beatamente, nella convinzione che tutti i Maestri Oscuri fossero stati distrutti. Ma si sbagliavano. Uno infatti, un bambino, riuscì a sopravvivere alla Grande Guerra e per settecento lunghi anni ha studiato le arti magiche, cospirando contro tutte le creature viventi.

Ha inizio così un’epica battaglia tra il Bene e il Male. Tra la Luce, i cui paladini sono i Luminosi, ovvero speciali esseri viventi che possono padroneggiare la magia; e l’Oscurità, che farà affidamento sul più temibile Maestro Oscuro di tutti i tempi.

Sarà compito dello gnomo Kim, ultimo Maestro della Luce rimasto, rintracciare tutti i suoi allievi per prepararli alla battaglia. Ma anche questo non sarà facile, poiché sia Banshir il nano e Rotullian l’elfo, saranno impegnati in spaventosi e violenti scontri per la difesa delle loro città.

E mentre la battaglia finale si avvicina e si delineano i piani del Maestro Oscuro, sarà Daglass, detto Daglass il Viaggiatore, l’ultima speranza del Maestro Kim. Il destino del mondo è sulle sue spalle. Riuscirà Daglass a salvare i regni di Elandia e a sconfiggere l’Oscurità?

La bellezza del classico.

Daglass il viaggiatore e le cronache dei regni di Elandia rappresenta il fantasy più classico che c’è. È la classica -ma mai noiosa, per noi amanti del genere- lotta tra Bene e Male. C’è l’eroe e il maestro, c’è un perfido antagonista, ci sono Elfi, Nani, Gnomi e persino draghi e soprattutto, c’è la magia.

La storia ricreata da Alessandro Orlandini risulta incredibilmente coinvolgente, fin dalla prima pagina. La trama è intricata e ricca. Come ho già detto, nella sua classicità risulta comunque affascinante e interessante da seguire. È impossibile non provare simpatia per i protagonisti Luminosi e non tifare per loro.

Mano a mano che si prosegue con la lettura il ritmo diventa sempre più incalzante. La tensione delle battaglie fuoriesce dalle pagine e avvolge completamente il lettore.

Le terre di Elandia che Orlandini ha creato sono qualcosa di incredibilmente affascinante. Le descrizioni dei vari regni, all’inizio, non sono molto esaustive ma poi le cose cambiano. Se non riuscite a vedere bene le Terre di Bosco o quelle di Acqua, state tranquilli. Riuscirete a immergervi talmente tanto in ciò che circonda Daglass e Brent, che vi sembrerà di essere al loro fianco.

Lo scenario che ho apprezzato di più è quello della Foresta Blu. Ok, lo confesso, il blu è il mio colore preferito e quindi questo ha giocato a favore della foresta. Ma al di là di questo, mentre leggevo riuscivo veramente a vedere le sfumature di colori che riempivano lo sfondo dei due eroi, e questo per me è molto importante quando leggo un libro.

Chiaramente i nomi delle città sono stati -almeno per me- praticamente impronunciabili ahahah. Quindi sono stata molto felice di avere avuto a disposizione la mappa iniziale, che in storie di questo genere si rivela essere un aiuto validissimo per comprendere meglio le dinamiche che si susseguono.

Il dizionario dei personaggi.

Daglass il Viaggiatore e le cronache dei regni di Elandia pullula di personaggi di ogni razza che diventano parte essenziale della storia.

I più importanti sono Banshir il nano, Rotullian l’Elfo, Bert l’Uomo e appunto Daglass il Viaggiatore. Oltre a loro ci sono tantissimi altri protagonisti che lavorano sullo sfondo della trama. Allora, da un lato devo fare i miei complimenti all’autore, perché mi rendo conto che lavorare con tanti personaggi è difficile. Spesso può capitare di inserire talmente tanti personaggi che qualcuno risulta superfluo ai fini della trama. Be’ questo non è il caso!

D’altra parte il fatto di avere tanti personaggi racchiusi in un libro piccolo impone certi tagli, anche sulle storie personali. Quindi sono state approfondite le storie soltanto di alcuni di loro, quelli più fondamentali. (Al Lucca comics ho visto che il secondo volume è più alto del primo, quindi spero vivamente di avere l’occasione di conoscere meglio il passato di questi valorosi guerrieri!)

Inoltre, altro grande aiuto è venuto dall’indice iniziale che riportava i nomi di tutti i personaggi. Validissimo supporto perché quando siamo in presenza di tanti personaggi come in questo caso, esiste il rischio di confondersi.

Comunque, io già alla fine del primo capitolo e già mi ero affezionata allo gnomo Kim, ultimo Maestro della Luce. (Forse perché me lo immaginavo come una creaturina super carinissima, tipo David Gnomo? Non lo so.)  E come per lui, mi sono affezionata tantissimo ad altri personaggi, come Brent.

 

Paradosso temporale.

Oltre ad essere un easter egg che ritroverete dentro al libro, questo sottotitolo vuole essere anche un pretesto per parlare del come si svolge la storia.

Dunque, il fatto è questo: una storia di questo genere, che si sviluppa su un arco temporale piuttosto ampio, necessita anche di molto spazio fisico per essere descritta. Daglass il Viaggiatore e le cronache dei regni di Elandia invece, è un libro piuttosto breve. Io personalmente, come ho già detto, l’ho apprezzato moltissimo. Tuttavia penso che l’aver compresso un così grande lasso di tempo in un così ristretto numero di pagine, abbia in qualche modo ridotto il potenziale del libro.

Badate bene, non dico che dovevano essere millemila pagine alla Game of Thrones, sarebbe stato insostenibile sotto altri punti di vista a quel punto. Però, l’esempio che voglio riportare per spiegarmi meglio, è quello di Brent e Daglass.

Senza nulla svelare, voglio solo dire che questi due uomini stringono un forte legame poiché passano molti mesi insieme. Ma essendo che questi mesi passano in poche pagine, questo profondo affetto che li lega, non traspare. O per lo meno, non trapelano tutte quelle piccole cose che ti portano ad affezionarti a qualcuno.

È tempo che la Luce torni a risplendere e che i popoli di Elandia tornino a sperare.

Con queste parole mi avvio alla conclusione di tutto il discorso.

Vorrei dire che al di là del fantasy classico, si possono trovare alcuni temi molto importanti dentro questo libro. Come quello della famiglia, che per Daglass è molto importante e risulterà essere per lui anche fonte di potere. Oppure come quello della vita e della morte. A tal proposito, non vedo davvero l’ora di leggere il secondo libro della trilogia per sapere cosa ne sarà del giovane allievo. Sono felice dello sviluppo che ha avuto, della consapevolezza e della saggezza, anche, che ha acquisito e oserei scommettere che sarà molto più protagonista del secondo capitolo di quanto non lo sia stato qui.

Quindi consiglio vivamente questo libro a tutti gli appassionati del fantasy classico, perché appunto dietro la storia ci sono anche piccoli dettagli su cui riflettere.

Con questo vi saluto, cari lettori, vi auguro una buona lettura e un buon fine settimana.

Alla prossima,

Vostra G.😘😘

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