Figli di sangue e di ossa – Tomi Adeyemi

Figli di sangue e di ossa – Tomi Adeyemi
Reading Time: 5 minutes
Figli di Sangue e di Ossa Book Cover Figli di Sangue e di Ossa
Tomi Adeyemi
Fantasy
Rizzoli
Settembre 2018
Rigido con sovraccoperta
545

Eccoci di nuovo qua!

Nuovo appuntamento, nuova recensione. Oggi voglio parlarvi di un romanzo a mio avviso spettacolare: “Figli di sangue e ossa“, di Tomi Adeyemi

Vi riporto una parte della lettera con cui Rizzoli ci ha fatto recapitare una copia omaggio in libreria.

[…] sono rare le occasioni in cui in casa editrice accendiamo i riflettori su un esordio ed è con vero piacere che abbiamo deciso di segnalare alla vostra attenzione Tomi Adeyemi […]. Da 20 settimane consecutive in testa alle classifiche giovani adulti del New York Times, senza mai scendere oltre il terzo posto, diritti di pubblicazione venduti a 27 importanti editori internazionali, diritti cinematografici acquisiti a caro prezzo da Fox 2000 […]

Con queste premesse sono assolutamente certa che vogliate saperne di più!

Figli di sangue e ossa

 

They killed my mother.
 

They took our magic.
 

They tried to bury us.

 

Now we rise.

Un tempo i maji, dalla pelle d’ebano e i capelli candidi, erano una stirpe venerata nelle lussureggianti terre di Orisha. Ma non appena il loro legame con gli dei si spezzò e la magia scomparve, lo spietato re Saran ne approfittò per trucidarli.

Zélie, che non dimentica la notte in cui vide le guardie di palazzo impiccare sua madre a un albero del giardino, ora sente giunto il momento di rivendicare l’eredità degli antenati. Al suo fianco c’è il fratello Tzain, pronto a tutto pur di proteggerla, e quando la loro strada incrocia quella dei figli del re si produce una strana alchimia tra loro.

Ha inizio così un viaggio epico per cercare di riconquistare la magia, attraverso una terra stupefacente e pericolosa, dove si aggirano le leopardere delle nevi e dove gli spiriti vendicatori sono in agguato nell’acqua.

Un’esperienza umana che non risparmia nessuno, in un turbine di amore e tradimento, violenza e coraggio. Nella speranza di ridare voce a un popolo che era stato messo a tacere.

L’esordio esplosivo

Tomi, a soli 23 anni, partecipa ai Pitch Wars, una competizione in cui aspiranti autori hanno a disposizione solo pochi minuti per promuovere e convincere gli editori che il loro libro è proprio quello che stanno cercando. Ebbene, “Figli di sangue e ossa” convince immediatamente i presenti, tanto che sono quindici agenti editoriali a contendersi la possibilità di rappresentarla

Già questo dovrebbe convincervi che il libro che avete sottomano – se non lo avete già comprato, correte a farlo – è il libro dell’anno. 

“Figli di sangue e ossa” è un fantasy che ufficialmente viene catalogato come young adult, ma in realtà il romanzo sta spopolando non solo tra i giovani, ma anche tra gli adulti. Quest’estate, per esempio, il conduttore di The Tonight Show – celebre trasmissione americana – ha chiesto ai telespettatori quale fosse il miglior romanzo estivo: “Childen of Blod and Bone” ha vinto con 140.000 voti in una lista di soli romanzi per adulti!

In effetti, non vedo come potrebbe essere altrimenti! 

Questo romanzo è eccezionale. La trama in sé per sé segue un filo logico abbastanza classico, ma è la storia che vi è ricamata intorno a renderlo strepitoso. Innanzi tutto, ed è forse proprio questo uno dei motivi per cui il libro sta avendo così tanto successo, per una volta non siamo a New York, a Londra o in qualche altra classica e rinomata città. No, siamo in terre che la maggior parte di noi non ha mai preso minimamente in considerazione. Tomi ha origini nigeriane e ci parla, attravero Zélie e gli altri personaggi, della magica e affascinante cultura yorubà.

Ammetto che anche io non ne sapevo nulla prima di leggere “Figli di sangue e ossa”. Ma questo libro ha acceso la miccia della curiosità e così ho scoperto una cultura incredibilmente strabiliante, con un olimpo di dei e una mitologia da far invidia a quelle più famose che noi tutti conosciamo. Condizione, questa, che affascina indiscutibilmente tutti i lettori appassionati di miti e leggende.

E quindi un punto forte per “Figli di sangue e ossa” sta proprio nel contesto socio-culturale in cui la storia si pone.

Adesso, se togliamo il tema magico ci rendiamo conto che questo libro è una grande e potente denuncia contro le discriminazioni razziali. Nonostante viviamo in un secolo che si vanta di essere tanto all’avanguardia, esistono luoghi – anche in società super sviluppate – in cui alcune minoranze etniche vengono discriminate ingiustamente. Tomi ci fa riflettere su questo importantissimo tema in maniera inconsapevole. Durante la lettura (frenetica e disperata, di quelle da matti che “se non finisco il libro entro stasera sbrocco.”) sarete presi esclusivamente da Zélie e dalla sua lotta personale ma alla fine capirete quanti significati importanti si celano dentro le pagine del romanzo.

Leggere “Figli di sangue e ossa” non è facile. E’ un romanzo crudele che però insegna come la violenza non può che generare altra violenza. Insegna che la paura è il primo passo verso la distruzione, l’ingiustizia e la morte. E insegna anche che non esiste bene o male, e nemmeno buoni o cattivi. Esistono scelte di pochi che possono compromettere la vita di molti. 

I ruoli si mescolano e ogni personaggio si mostra in tutte le sue sfaccettature, mettendo a nudo i suoi lati buoni e quelli cattivi. Ognuno di loro si evolve, cresce, e fa delle scelte. “Figli di sangue e ossa” ci dimostra come ogni scelta, seppur presa per la miglior causa, possa portare a conseguenze disastrose. 

E dopo tutte queste riflessioni forse vi starete chiedendo perché mai dovreste leggere un libro del genere. Ebbene, perché è bellissimo. Non soltanto promuove valori profondi nascosti dietro alle magie degli dei, ma è anche scritto da una mano che rapisce il lettore e lo trasporta lontano, immergendolo completamente in un mondo a lui sconosciuto. 

Vi garantisco che”Figli di sangue e ossa” sarà per voi uno dei libri più belli che avrete letto nel 2018 e questo soltanto perché ogni volta che dovevo interrompere la lettura ci mettevo un secondo a capire dove fossi. Mentre leggevo ero insieme a Zélie o Amari, ero nel villaggio di Ilorin o tra le baracche di Lagos, ero in quella maledetta arena nel deserto o in mezzo ai dipinti all’interno del tempio sacro. Tomi Adeyemi vi incanterà con le sue parole magiche, credetemi. 

E non siate sfiduciati, perché anche io lo ero all’inizio, quando ho trovato il libro tra le novità inviate dagli editori. Ammetto che la copertina stessa non mi ispirava, mi incuteva timore e il titolo di certo non ispira gioia e serenità (sono in un momento in cui ho bisogno di frivolezze e storie a lieto fine 😅😅). Eppure ho divorato le 545 pagine in due giorni e quando l’ho finito mi sono sentita completamente annientata. Spero con tutta l’anima che ne esca un secondo volume.

In conclusione: dovete assolutamentissimamente leggere “Figli di sangue e ossa”.

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