Jane Eyre – Charlotte Brontë – Giunti

Jane Eyre – Charlotte Brontë – Giunti
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Buon sabato, cari lettori.

Come lo state passando? Io, finalmente, ho finito di leggere Jane Eyre. Dico finalmente, solo perché ho impiegato tanto tempo, non perché non mi è piaciuto. D’altra parte, 717 pagine non si leggono in una giornata! 😉

Purtroppo, devo ammettere che ho una cultura classica veramente scadente. Durante gli anni passati a scuola odiavo le materie letterarie, per cui non mi sono nemmeno mai interessata ai romanzi più o meno famosi che rientrano nella narrativa classica. Quale errore! Adesso me ne pento tantissimo, perché da quando sono entrata a ingegneria, dove di letterario non ci sono manco i libri di testo, mi sono accorta di amare queste materie.

Anyway, mi sembrava giusto leggere qualcosa di classico, ma cosa potevo leggere? Parliamoci chiaramente, non sono il tipo che legge di propria volontà mattoni o pesate immense che magari manco mi piacciono. Per cui dovevo trovare qualcosa che mi piacesse e la scelta è appunto ricaduta su Jane Eyre. Il motivo? È perché credo ai segni, vi direte voi: cosa c’entra? Ebbene, negli ultimi libri che ho letto, veniva sempre citato e ed era persino apparso in una serie tv che seguivo su Netflix, per cui…eccoci qua!

Fine del preambolo, passiamo alle cose serie! 😉

Charlotte e Jane.

Quotes and Thoughts parte 1.

Quotes and Thoughts parte 2.

Movie VS Book.

Jane Eyre.

Si era affezionata a me in modo particolare. […] ed era sicura che il mio passato fosse un delizioso romanzo.

Ebbene, queste sono le parole con cui, ad un certo punto, Jane parla di Rosamond Oliver, una ricca signorina che conosce in un momento particolare della sua vita. Mi hanno colpito immediatamente perché, be’, Jane Eyre è davvero un delizioso romanzo.

Jane racconta la sua vita. Per come l’ho letto io, è un racconto volto alla ricerca della felicità. Tutte le avventure che Jane ha vissuto, da quando era bambina in poi, sono incentrate sulla ricerca di quel qualcosa che possa riempire il suo cuore, quel qualcosa che finalmente la faccia sentire completa. Questo qualcosa in questione, si traduce con la figura del signor Rochester, in cui trova l’amore vero.

Sono sposata ormai da dieci anni e so che cosa significa vivere interamente per l’unico uomo che io abbia mai amato in questo mondo. Mi ritengo una persona benedetta… sì, benedetta più di quanto le parole possano esprimere, perché io sono la vita di mio marito, e lui è la mia.

Quello di Jane non è solo il coronamento di un sogno d’amore, ma la completezza piena dell’essere vivi. Jane trova in Rochester l’altra parte della sua anima, trova sé stessa. Il suo percorso è stato lungo e denso di avventure. Ognuna ha contribuito a renderla una persona diversa e forse, in qualche modo, migliore.

La calma.

Non è semplice giudicare un libro complesso come questo. Quello che posso dire è che l’ho trovato bellissimo. La voce narrante di Jane è fantastica, aiuta il lettore ad immergersi con lei all’interno dell’istituto di Lowood, o nella bellissima Thornfield Hall, e persino nel bosco che la ospita durante i suoi giorni da vagabonda. Forse, a volte risulta troppo dettagliata. Ci sono tante descrizioni, tanti dettagli che da un lato allungano moltissimo la lettura. Dall’altro, la rendono armoniosa e dolcemente rilassante.

Ecco, una cosa che ho apprezzato moltissimo è stata proprio questa: la calma. Non c’è frenesia, non c’è quell’ansia clamorosa che coinvolge il lettore perché in ogni pagina succede qualcosa. No, tutto si svolge con un’estrema calma e tranquillità. Vi chiederete voi: “e allora come fa a non venirti a noia una storia senza colpi di scena?”. Be’, credo che la risposta sia che bisogna essere dei romanticoni dentro.

In secondo luogo c’è da dire che i colpi di scena ci sono, certamente, ma seguono la lentezza degli eventi.

Una vita eccezionale.

Jane ha un carattere davvero particolare per una donna dell’epoca. È una donna che non si arrende mai, una donna che combatte e che non si sottomette. Pur rimanendo cosciente della sua posizione di inferiorità sociale, non permette a niente e nessuno di comandarla in alcun modo. Questo lo si capisce fin dalle prime pagine:

Non avevo ancora concluso la mia replica che la mia anima cominciò a gonfiarsi e a esultare, con uno stranissimo senso di libertà e di trionfo che non avevo mai provato prima.

Questo è quello che dice dopo essersi, finalmente, ribellata alla zia cattiva. E da quel momento in poi, il suo carattere impulsivo e ribelle aleggerà in ogni pagina del romanzo. Da questo momento in poi, in particolare dalla sua partenza per Lowood in poi, Jane combatterà per qualunque forma di ingiustizia.

Ma il suo carattere autoritario e ribelle lo ritroviamo anche mentre parla con il signor Rochester, al quale dice schiettamente verità che un’altra persona avrebbe cercato di velare con la cortesia e la gentilezza. E così via, per esempio con St. John, al quale riesce ad opporsi con una risolutezza molto particolare.

Jane Eyre: l’eroina ideale.

Senza ombra di dubbio incarna perfettamente i panni dell’eroina. Ma non un’eroina che va alla ricerca di avventure, non una coraggiosa donna sempre pronta a combattere. Be’, sicuramente Jane è coraggiosa, ma non ha di certo lo spirito del cavaliere.

La sua storia tuttavia la rende particolarmente adatta ad interpretare la parte dell’eroina reale. Una ragazza – perché di fatti Jane è ancora giovanissima quando il romanzo si conclude – che è cresciuta in un ambiente ostile, una povera Cenerentola che è riuscita a scappare, ma che non ha trovato la fata madrina ad attenderla. No, Jane ha combattuto con le sue forze per avere il suo lieto fine. Ha lottato contro le ingiustizie, ha creduto nei suoi principi e li ha seguiti al punto di lasciarsi quasi morire di fame per rimanervi fedele.

Dico che Jane è l’ideale di eroina reale perché l’ho ammirata tantissimo. Ho ammirato la sua forza, la sua volontà, ho amato moltissimo la sua storia e l’ho presa a cuore. Infine, ho sofferto con lei quando era rinchiusa nella stanza rossa o quando è scappata da Thornfield, sono stata felice con lei quando finalmente sembra aver realizzato il suo sogno e sono stata gelosa con lei quando Rochester flirta con la signorina Ingram.

Jane Eyre nella classifica dei classici preferiti.

Insomma, ci sono penso millemila temi da dover affrontare in questo romanzo. Dal distacco con cui Jane racconta certi avvenimenti, come la malattia all’interno di Lowood, alle sensazioni che Bertha Mason causerà in lei.

Ci sono tante storie, tanti dettagli che vorrei approfondire, ma in questa breve recensione volevo solo dirvi quanto io abbia amato questo libro. Mi è entrato nel cuore.

Per questo posso dire con serenità che Jane Eyre è ufficialmente entrato nella classifica dei miei libri preferiti. Sono veramente felice di averlo finalmente letto e sono estremamente felice di averlo fatto adesso, lontana dai banchi scolastici. Perché? Perché se lo avessi dovuto leggere per compito non lo avrei amato quando invece ho fatto.

Amo le storie dove le donne riescono a ribaltare completamente la loro storia, quando riescono a costruirsi un futuro, quando riescono a trovare la loro felicità. Sì, sono un’appassionata del fantasy e quindi apprezzo anche quando c’è lo zampino della magia dietro; ma quando tutto questo si realizza “realmente”, quando cioè è la protagonista che combatte per se stessa, ne rimango molto più soddisfatta, perché mi fa credere che tutto sia possibile.

❤️❤️❤️❤️❤️

INFO GENERALI: JANE EYRE

Titolo originale: Jane Eyre

Autore: Charlotte Brontë

Tradotto da Marianna D’Ezio

Prima edizione Giunti: maggio 2011

Prima edizione assoluta: 1847

Editore: Giunti 

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